Condannato a 24 anni di reclusione Nicola Centonze, il 48enne imputato in Corte d’Assise per l’omicidio del 30enne Massimiliano Cavotta, commesso la sera dell’11 ottobre 2003 ad Altamura in provincia di Bari. Secondo quanto ricostruito dalla Dda di Bari, Cavotta fu ucciso perché in passato avrebbe avuto dei contrasti con alcuni esponenti della criminalità organizzata altamurana e, nel febbraio precedente, avrebbe ferito con colpi di pistola Giovanni Loiudice.
Quest’ultimo, coimputato di Centonze in udienza preliminare, a giugno è stato condannato a 20 anni di reclusione in abbreviato. Loiudice e Centonze furono arrestati nel novembre 2024, a distanza di 21 anni dal fatto. Disposto anche il risarcimento delle parti civili, tra cui Regione Puglia e Comune di Altamura.
Massimiliano Cavotta fu ucciso con sette colpi di pistola e due di fucile mentre tornava a casa insieme alla moglie e al figlio di tre anni, che riuscirono a mettersi in salvo.