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Alberobello, lavori stradali: sotto inchiesta tecnico comunale e imprenditore

Rischiano il processo Vito Nicola Angelo Sabatelli, geometra fino a qualche mese fa in forza all’Ufficio tecnico comunale di Alberobello, e Stefano Colucci, numero uno della società Colarc che ha eseguito il restyling di via Calvino e via Nardone: a entrambi è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini firmato dal pm barese Claudio…
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Rischiano il processo Vito Nicola Angelo Sabatelli, geometra fino a qualche mese fa in forza all’Ufficio tecnico comunale di Alberobello, e Stefano Colucci, numero uno della società Colarc che ha eseguito il restyling di via Calvino e via Nardone: a entrambi è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini firmato dal pm barese Claudio Pinto. Le ipotesi di reato? Frode in pubbliche forniture per Colucci, falso ideologico per Sabatelli.

La ditta

Sotto la lente della procura della Repubblica di Bari, guidata dal magistrato Roberto Rossi, è finita la manutenzione straordinaria in via Calvino e via Nardone: un intervento affidato dal Comune di Alberobello alla Colarc. Secondo i pm, però, la società con sede a Locorotondo non avrebbe eseguito i lavori a regola d’arte.

In particolare, le presunte irregolarità riguarderebbero la fresatura della pavimentazione in via Nardone, la demolizione della fondazione stradale in via Calvino, il trasporto del materiale di risulta in una discarica autorizzata e lo smaltimento del materiale di demolizione: operazioni che, pur inserite nel computo metrico stilato al momento della firma del contratto, sarebbero successivamente state omesse. Di qui l’ipotesi di frode in pubbliche forniture contestata dalla Procura della Repubblica di Bari a Colucci, legale rappresentante della Colarc.

Il tecnico comunale

A carico di Vito Sabatelli, padre dell’assessora Valeria, i pm ipotizzano invece il falso ideologico: in qualità di direttore dei lavori in via Calvino e via Nardone, nella relazione sul conto finale e nel certificato di regolare esecuzione, avrebbe falsamente sostenuto che la Colarc aveva eseguito l’intervento a regola d’arte. Ora sia Sabatelli sia Colucci hanno 20 giorni per chiedere alla Procura di essere ascoltati o per presentare i risultati delle investigazioni difensive.

I precedenti

Le inchieste giudiziarie, dunque, sono destinate a creare ancora tensione nella casa comunale. Nei mesi scorsi un esposto anonimo, indirizzato tra gli altri alla Procura della Repubblica di Bari oltre che a Prefettura e forze dell’ordine, aveva descritto uno scenario di faida tra consiglieri e tecnici comunali, alcuni dei quali avrebbero difeso gli interessi di determinati imprenditori a discapito di altri. Poi l’inchiesta su Colucci e Sabatelli, quest’ultimo in passato sospeso dal servizio e dallo stipendio per due mesi per presunti episodi di assenteismo.

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