Non è Natale senza albero e presepe, così come non può essere Natale senza doni in attesa di essere scartati. All’interno del Centro di accoglienza per i richiedenti asilo di Bari Palese i dipendenti della ditta Ladisa si sono vestiti, metaforicamente parlando, da Babbo Natale portando in anticipo una valanga di doni e novità, in collaborazione con la Fondazione Donata Carella e la Prefettura di Bari.
Al termine di una breve cerimonia e dei saluti istituzionali dell’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, della funzionaria della Prefettura, Giovanna Zampetta, della direttrice del Cara, Antonella Sabino, e dello staff del centro, gli utenti della struttura, tra i quali figurano anche diversi ragazzi, hanno potuto scartare i doni offerti dall’azienda, che si occupa anche del servizio mensa, per allietare le giornate.
Tra i regali che fanno parte dell’offerta tecnica ci sono 56 giochi da tavolo, 5 palloni da calcio, corredati da due porte da montare, due tavoli da calcio balilla e due tavoli da ping pong.
La dottoressa Zampetta ha ricordato l’impegno dei dipendenti della Ladisa non solo in situazioni festive come queste, ma anche in occasione dei numerosi sbarchi e servizi d’ordine. A rappresentare l’azienda dei fratelli Vito e Sebastiano Ladisa era presente Arcangelo Vacca: «È importante ricordarsi di essere sempre presenti di chi è un passo indietro. Noi della Ladisa ci mettiamo cuore quando facciamo qualcosa e per questo lo abbiamo ci sembrava corretto portare il nostro contributo pochi giorni prima delle festività più importanti dell’anno».



