Al Bano Carrisi, a margine dell’incontro per la presentazione della sua autobiografia “Il sole dentro” al festival “Il libro possibile”, non ha usato mezzi termini per esprimere la sua profonda delusione riguardo alle esclusioni dalle ultime due edizioni del Festival di Sanremo. Il cantante di Cellino San Marco ha puntato il dito contro chi, a suo dire, non ha rispettato gli accordi presi.
«Confermo la delusione. Io la gente che non mantiene i patti la detesto. Accetto il sì o il no, ma me lo dici prima. Con la mia pelle non ci giochi – ha dichiarato Al Bano, riferendosi alle polemiche con Amadeus e Carlo Conti -. Se hai bisogno di una pallottola da sparare contro gli altri e vuoi farti bello perché hai escluso, in questo caso, uno che si chiama Al Bano, non te lo concedo, combatto. Hai preso un accordo con me e lo devi mantenere… e lo dico a tutti e due». Nonostante il rammarico, Al Bano ha comunque riconosciuto, sorridendo, che «Conti ha fatto un ottimo festival», ma ha aggiunto: «la sberla più grande l’ha ricevuta durante Sanremo, mi si sentiva cantare ‘Felicità’ nella pubblicità della Panda, cinque volte a serata».
“Messaggero di pace” a San Pietroburgo e oltre
Il cantante è tornato anche sulle polemiche scaturite dalla sua partecipazione a un concerto a San Pietroburgo. «C’erano 400mila persone e c’era la richiesta di due milioni di persone per venire a vedere quello spettacolo. Ho visto le facce che si rilassavano, si divertivano, mentre partecipavano a questo meraviglioso incontro. Erano felici ci fosse uno dell’Occidente che stava lì a cantare per loro, e non aveva niente a che vedere né con la politica né con la guerra né con niente. Il mio ruolo di messaggero di pace lo difendo da sempre», ha ribadito.
Un ruolo che, secondo Al Bano, lo ha contraddistinto anche in passato: «compresa quella volta il 6 luglio del 1970, quando mi chiamarono in Grecia a cantare: c’erano 100 mila persone, e mentre eseguivo una canzone di Theodorakis, tutti cantavano insieme a me. Era un urlo di rabbia contro la dominazione dei colonnelli di allora. Anche lì ho avuto coraggio… quello non mi è mai mancato».
Nonostante la sua straordinaria carriera, Al Bano afferma di non sentirsi ancora “arrivato”: «Ho ancora molti conti aperti con la vita. Ho un sacco di programmi per il futuro. Come sempre. Sto vivendo un bel momento, fatto di impegni, lavori, sfide, anche di lotte come è stata l’andare a San Pietroburgo». E conclude con la sua filosofia di vita: «Nella vita non ho mai avuto paura di andare contro il pensiero comune, spesso è l’unico modo per capire veramente quello che succede».