Sessanta strutture ricettive controllate, di cui 7 abusive, circa 4 milioni di euro di redditi non dichiarati o non contabilizzati, a cui si aggiungono 1,2 milioni di euro di redditi oggetto di ravvedimento operoso con versamento a titolo di imposte e sanzioni di oltre 350mila euro, nonché violazioni all’Iva per circa 650mila euro.
Sono i numeri dell’attività di controllo svolta nel 2024 dai Finanzieri del comando provinciale di Bari nei confronti delle strutture ricettive presenti nei comuni a più alta vocazione turistica dell’Area Metropolitana.
Dai controlli è emerso che l’85% delle strutture controllate avrebbe dichiarato redditi non corrispondenti a quelli effettivamente incassati.
Sono state, inoltre, contestate, altre violazioni di carattere amministrativo. In particolare, sono emerse l’omessa esposizione, ben visibile all’esterno, della relativa targhetta identificativa della tipologia e del codice alloggio e del tariffario aggiornato nonché ulteriori violazioni alle disposizioni regionali, contravvenendo in 11 casi all’obbligo di procedere all’identificazione degli ospiti a cui ha fatto seguito la segnalazione all’autorità competente.
I controlli sono stati avviati a seguito di una specifica analisi di rischio avviata dai finanzieri, incrociando i dati ricavabili dalle diverse banche dati in uso al Corpo, i dati di strutture ricettive complementari censiti in elenchi e banche dati comunali, i numerosi input acquisiti attraverso specifica attività informativa condotta sul territorio con attività di osservazione e riscontro, con tutti quegli ulteriori elementi ricavabili dalla consultazione del web, restituendo, in tal modo una platea di soggetti “potenzialmente” caratterizzati da specifici alert di rischio con diverso grado di intensità.