Il Tar del Lazio ha annullato la circolare del Ministero dell’Interno del 18 novembre 2024 che prevedeva una stretta su keybox e pulsantiere per i gestori di abitazioni affittate per brevi periodi, introducendo l’obbligo di riconoscimento de visu degli ospiti.
«È una decisione che non ci lascia per niente tranquilli», commenta il sindaco di Bari, Vito Leccese, evidenziando che «il proliferare di strutture ricettive in alcuni contesti rischia di snaturare l’identità e la dimensione urbana delle nostre città. Ormai – aggiunge – ne parliamo da tempo in tutta Italia: l’over tourism è un fenomeno che sta dilagando con evidenti ricadute negative sul tessuto sociale. Per governare la complessità di questi fenomeni nuovi i sindaci hanno bisogno di strumenti normativi e amministrativi. Altrimenti da opportunità per lo sviluppo e il benessere delle comunità diventano criticità».
Leccese ricorda che «finanche l’Unione europea ha denunciato una grave emergenza abitativa a cui far fronte, soprattutto nelle città “divorate” dalle locazioni turistiche» e, in questo senso, «la circolare del Viminale ci era sembrata uno spiraglio di luce per arginare e regolamentare meglio queste situazioni ma oggi questa sentenza ci fa tornare esattamente al punto di partenza, senza nessuno strumento per proteggere le nostre comunità».