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A maggio le Frecce Tricolori a Bari, Molfetta e Giovinazzo: «Si raccomanda buon senso» | VIDEO

Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si è riunito questa mattina a Bari per l’organizzazione dello spettacolo delle Frecce Tricolori in programma nel capoluogo, a Giovinazzo e Molfetta nei primi giorni di maggio.

La prefetta di Bari Antonella Bellomo ha evidenziato, nel corso dell’incontro, la necessità che i cittadini abbiano «buon senso» in previsione del «forte assembramento» che si creerà: «penso che sia opportuno indossare i dispositivi di sicurezza», ha detto.
«Sono manifestazioni importanti, imponenti che richiedono la partecipazione di tante componenti delle amministrazioni pubbliche – ha continuato la prefetta -. Abbiamo cercato di partire dall’esperienza del passato, perché abbiamo già ospitato a Bari questa manifestazione, per analizzare le criticità e cercare di individuare tutte le misure necessarie per affrontare in sicurezza le manifestazioni tenendo anche conto che siamo in un periodo in cui lo stato di emergenza sanitario è cessato ma il virus continua a circolare quindi, qualche disposizione e attenzione devono essere rivolte all’aspetto sanitario».
Le prove si terranno a Bari il 5 maggio, il 6 a Molfetta e il 7 a Giovinazzo. Negli ultimi due comuni sono attesi 40mila spettatori mentre nel capoluogo la manifestazione «è più complessa perché coinvolge tutta la città» e «saranno necessarie misure di attenzione particolare che riguarderanno varie aree da interdire alla viabilità e poi un apparato robusto di sicurezza e vigilanza che sarà fatto sia dai professionisti della sicurezza sia dai volontari per assistere la popolazione».
A Bari la manifestazione «sarà arricchita dalle presenze dei velivoli e dei mezzi navali della Guardia di Finanza e a mare ci sarà l’interdizione dello spazio nelle acque antistanti il lungomare a opera della Capitaneria di porto», ha continuato Bellomo spiegando che «non è fattibile pensare a un contingentamento della città».
Sarà compito dei sindaci invece, «in qualità di autorità sanitaria locale valutare l’adozione di provvedimenti restrittivi in base all’andamento epidemiologico».

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