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A Bari un cittadino su due non si sente sicuro la sera: peggio solo a Napoli e Palermo

Bari, Napoli e Palermo sono ai minimi per la sicurezza percepita dai cittadini, secondo l’analisi dell’Istat “Il benessere equo e sostenibile dei territori - Le città metropolitane”, basata sui profili di benessere delle 14 città metropolitane secondo gli indicatori del Bes dei Territori. L’analisi degli indicatori permette di confrontare le 14 città metropolitane – dove…

Bari, Napoli e Palermo sono ai minimi per la sicurezza percepita dai cittadini, secondo l’analisi dell’Istat “Il benessere equo e sostenibile dei territori – Le città metropolitane”, basata sui profili di benessere delle 14 città metropolitane secondo gli indicatori del Bes dei Territori. L’analisi degli indicatori permette di confrontare le 14 città metropolitane – dove vive il 36,2% della popolazione – evidenziando i divari rispetto all’Italia, i punti di forza e di debolezza, le evoluzioni recenti. Inoltre, per la prima volta nel report vengono diffusi indicatori relativi alle reti d’aiuto, alla percezione di degrado e di sicurezza nella zona in cui si vive e alla soddisfazione per la vita.

Le criticità

Sulla sicurezza percepita, nello specifico, le persone che dichiarano di sentirsi sicure o abbastanza sicure nel camminare da sole quando è buio, nella zona in cui vivono, sono rispettivamente il 50,6%, il 52,6% e 53,9% a Bari, Napoli e Palermo, poco più di una su due (secondo gli ultimi dati, relativi al 2022). Seguono Roma, Milano e Catania. I risultati più elevati, sul fronte della sicurezza percepita, camminando da soli al buio, sono invece a Messina (69,3%), Reggio di Calabria (66%) e Genova (63,9%). In generale la percezione di sicurezza è tendenzialmente minore nei capoluoghi rispetto alla città metropolitana nel suo complesso, ma questa differenza è solo di pochi punti a Milano e Roma. Le famiglie che dichiarano di percepire molto o abbastanza rischio di criminalità nella zona in cui abitano, inoltre, sono il 57,7% a Napoli, il 42,4% a Bari, il 41,6% a Catania, seguite da Roma (38,6%) e Milano (38%). All’estremo opposto ci sono Messina (dove segnala rischio di criminalità il 18,5% delle famiglie), Cagliari (20,2%) e Genova (22,2%).

I reati

Quello che viene messo in evidenza dai dati, però, è che spesso la percezione non corrisponde esattamente alla realtà. Se le città metropolitane in generale mostrano criticità per molti dei fenomeni delittuosi analizzati, a registrare i valori più alti per le denunce sia di rapine che di borseggio è Milano, seguita da Venezia e Roma. Al contrario, Cagliari e Bari appaiono relativamente meno sfavorite su questi fronti. Il capoluogo pugliese si colloca al di sotto della media nazionale per omicidi volontari (lo 0,2 contro lo 0,6%), denunce di furto in abitazione (158,6 ogni 100mila abitanti contro le 226,7 della media nazionale), denunce di borseggio (58,4 ogni 100mila abitanti contro le 219 della media nazionale) e rapine (32,5 contro una media italiana di 43,5 denunce ogni 100mila abitanti).

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