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Xylella, altri 15 ulivi infetti nel Brindisino. L’allarme degli agricoltori: «Intervenga lo Stato»

Xylella fastidiosa continua ad avanzare nel Brindisino. Dai monitoraggi della Regione emerge che 23 nuove piante sono risultate infette nell’area tra Fasano e Castellana Grotte. Sono stati pubblicati sul portale regionale Emergenza Xylella tre rapporti di prova che riportano 23 ulteriori positivi. Di questi 15 olivi ricadono in agro di Fasano, appartenenti ad un grande…

Xylella fastidiosa continua ad avanzare nel Brindisino. Dai monitoraggi della Regione emerge che 23 nuove piante sono risultate infette nell’area tra Fasano e Castellana Grotte.

Sono stati pubblicati sul portale regionale Emergenza Xylella tre rapporti di prova che riportano 23 ulteriori positivi. Di questi 15 olivi ricadono in agro di Fasano, appartenenti ad un grande focolaio nei pressi di una stazione di servizio, 8 alberi (sette olivi e un mandorlo) a Castellana Grotte nel Barese.

Sul caso del batterio killer la Cia Agricoltori italiani ha chiesto «subito una struttura nazionale dedicata all’emergenza con pieni poteri a un commissario straordinario, più risorse e procedure snelle». Questo l’appello di Cia che lamenta i «ritardi burocratici della Regione Puglia nell’attuare strategie efficaci. Le lentezze riguardano sia l’estirpazione delle piante infette, sia l’erogazione dei ristori agli olivicoltori», sostiene Cia.

«La Regione Puglia ha iniziato a occuparsi del fenomeno Xylella solamente da due anni e l’area infetta, negli anni di immobilità dei decisori politici, si è man mano allargata: da Lecce ha raggiunto le province di Brindisi e Taranto, per fare poi ingresso anche nel Barese. L’area interessata si estende, ormai, su quasi 750 mila ettari» dicono gli agricoltori di Cia. «Alcuni esponenti istituzionali regionali, negli anni successivi ai ritrovamenti dei primi focolai, hanno preferito dare credito a pseudo ambientalisti con teorie che nulla avevano a che fare con la scienza», dichiara il presidente nazionale Cia, Cristiano Fini. «In tema di responsabilità confidiamo nella neo istituita commissione di inchiesta parlamentare sulla Xylella che ci auguriamo possa portare alla luce tutto quello che è successo».

Stessa richiesta, un commissario ad hoc con pieni poteri e soprattutto risorse adeguate a fronteggiare l’emergenza, era giunta nei giorni scorsi da Confagricoltura Puglia, che proprio a Brindisi ha tenuto un incontro dedicato all’emergenza. Il presidente nazionale Massimiliano Giansanti e quello di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro hanno chiesto al sottosegretario Patrizio La Pietra (FdI) che il governo Meloni nomini un commissario straordinario con pieni poteri, per accelerare le strategie che la Regione in tempi ragionevoli non riesce ad attuare.

Per Confagricoltura serve un «cambio di passo», ripartire da una situazione di assoluto stallo per le aziende colpite dal batterio e riprogettare il futuro non in chiave emergenziale ma programmatica. La Pietra ha spiegato che il problema Xylella e le richieste dal comparto agricolo sono sul tavolo del governo e che condivide l’esigenza di una struttura dedicata e di maggiore celerità.

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