«Soffro quando vengo qui e vedo le pale eoliche in Puglia. Un paesaggio bellissimo con intorno una falsa idea di innovazione. Ho aperto un dialogo col ministero della Cultura e dell’Ambiente, spero di avere un risultato». Così Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, si rivolge ai pugliesi presenti a masseria Torre Coccaro, a Fasano, in occasione della presentazione del suo ultimo libro “Canova e la bella amata”.
«Soffro già all’altezza di Foggia, vi esorto ad aiutare il paesaggio e la mia missione è di salvare la Puglia martoriata dalle pale eoliche. Questo sarà il mio impegno al governo». Una lezione di politica, oltre che di arte e religione, che ha trovato pieno consenso della platea. La serata, organizzata da Laura De Mola del Mondadori Store di Fasano per il ciclo di appuntamenti “LibriAmo… tra le masserie”, è stata moderata dal direttore Angelo Maria Perrino di Affaritaliani.it.
«L’Italia è il luogo della produzione artistica, abbiamo il paesaggio più bello del mondo e ce li hanno levati. In Puglia è qualcosa di insolente e soprattutto che fa soffrire. Questa per me è una ragione di grande preoccupazione ed è importante che il vostro paesaggio finisca di essere massacrato, violentato e distrutto. Perché la Puglia fa parte della nostra idea di bellezza ed è stata sfregiata in modo irrimediabile. Quindi, vi esorto a difendere il paesaggio», le parole del critico d’arte e politico che hanno scatenato la standing ovation del pubblico. Poi una lunga lista di nomi di politici accusati di aver rovinato la regione. Nel mirino anche Nichi Vendola. Andando oltre gli attacchi politici, della lectio magistralis di Sgarbi resta il messaggio, appassionato, su arte e fede, comprensibili attraverso il cuore e mai dalla ragione.
