Violenza di genere: dalla Puglia 4,5 milioni di euro a sostegno delle vittime

Ammonta a 4,5 milioni di euro la dotazione finanziaria del nuovo avviso pubblico per la presentazione di programmi antiviolenza e per il rafforzamento dei servizi di prevenzione e contrasto alla violenza di genere in Puglia.

Con il nuovo Avviso vengono messe insieme, per la prima volta, tutte le risorse finanziarie disponibili: la maggior parte servirà per le attività di presa in carico individualizzata della donna vittima di violenza in particolare per il superamento della situazione di disagio derivante dalla violenza subita, per il reinserimento socio-lavorativo, per l’accompagnamento verso percorsi di autonomia e di autodeterminazione.

Gli interventi prevedono percorsi di ospitalità per le donne, sole o con minori, che si trovino in situazioni di pericolo per l’incolumità psichica o fisica propria e dei minori. Previste anche attività di sensibilizzazione e informazione sul tema, rivolte alla cittadinanza, con particolare attenzione ai giovani, agli adolescenti e ai luoghi di lavoro pubblici e privati, per favorire l’emersione del fenomeno.

Potranno, inoltre, essere individuabili percorsi di formazione rivolti a operatrici e operatori che, nei diversi ambiti istituzionali, svolgono attività connesse alla prevenzione e al contrasto della violenza.

Le iniziative candidabili, entro il 18 ottobre prossimo, potranno anche riguardare progetti di percorsi mirati, anche terapeutici, nei confronti degli autori degli atti di violenza.

«La Regione oggi lancia un segnale chiaro: non si può parlare di parità di genere se prima non si interviene in maniera decisa in favore delle donne nella lotta alla violenza di genere», commenta il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

«La prevenzione e il contrasto alla violenza di genere rappresentano una priorità di intervento», aggiunge la direttrice del dipartimento regionale Welfare, Valentina Romano: «I programmi antiviolenza – sottolinea – consentiranno alle donne, sole o con minori, che subiscono atti di violenza, adeguati interventi di sostegno finalizzati a recuperare e rafforzare l’autonomia, materiale e psicologica, l’integrità fisica e la dignità e contribuiranno contestualmente al consolidamento della rete dei servizi territoriali ed al rafforzamento delle competenze di tutte le professionalità che entrano in contatto con le situazioni di violenza».

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