Cresce del 10,4% l’export dei vini pugliesi per un valore di quasi 210 milioni di euro. Dati che confermano la Puglia come seconda regione d’Italia nella produzione di vino con quasi 9 milioni di ettolitri, sempre più graditi sui mercati nazionali ed esteri.
Sono i dati diffusi da Coldiretti Puglia in occasione della giornata inaugurale di Vinitaly, il salone internazionale del vino in corso a Verona.
Con un totale di 38 vini dop e igp la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7% con un valore di 407 milioni di euro.
Ma dal “Vigneto Italia” nascono anche opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio.
«L’esercito del vino – rileva Coldiretti – spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi)».
Per Coldiretti, il futuro dell’agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione.