Centrosinistra e centrodestra, maggioranza ed opposizione uniti verso un unico intento: riaprire in tempi stretti il pronto soccorso estivo di Villanova, marina di Ostuni.
L’indirizzo politico
È l’indirizzo politico che ha espresso all’unanimità il consiglio comunale della Città Bianca, quando l’ordine del giorno presentato dal centrodestra (opposizione) ha trovato sponda nel centrosinistra (maggioranza), approvandolo. È fondamentalmente un appello che la politica locale ha lanciato alla Asl di Brindisi, visto che, a differenza degli anni precedenti, fino all’estate 2023, il servizio non è stato attivato nell’immobile confiscato alla criminalità, a pochi metri dal porto di Villanova, meta di migliaia di villeggianti e turisti. Per questo, risulta essere un presidio essenziale. La richiesta partita dal gruppo consiliare Per Ostuni ha visto ovviamente anche il voto favorevole del sindaco Angelo Pomes, il quale aveva già presentato giorni fa una specifica istanza alla locale azienda sanitaria.
L’annosa questione
La mancata attivazione del punto di primo soccorso ad Ostuni, come in altre sedi del brindisino, è dovuta alla carenza di personale medico e sanitario, una piaga oramai storica per la rete ospedaliera pubblica del territorio, che sta assumendo i connotati di una vera catastrofe. «L’alto numero di presenze durante la stagione estiva lungo il litorale ostunese avrebbe dovuto indurre la Asl a confermare anche per il 2024 il servizio di emergenza – scrivono i consiglieri di Per Ostuni – Riteniamo che il Comune di Ostuni debba attivarsi senza indugio per chiedere all’Asl di Brindisi la riattivazione del servizio. Il consiglio comunale impegna l’amministrazione ad agire presso l’Asl di Brindisi affinché il servizio di emergenza territoriale sia immediatamente ripristinato, prevedendo una postazione nella marina di Ostuni». Tale situazione altro non è che una delle tante che formano la slavina che sta investendo da anni la sanità pubblica locale, tanto da trasformare Brindisi nella “cenerentola” tra le Asl, portando ad una situazione di crisi estrema, con diversi reparti degli ospedali di Brindisi, Francavilla Fontana ed Ostuni chiusi e pronto soccorso al collasso. Anche medici ed infermieri sono costretti a lavorare in condizioni critiche, con turni estenuanti per mancanza di personale e facendo la spola da un ospedale all’altro per coprire turni e servizi e garantire il diritto alla salute. Un diritto che al cittadino o al turista sembra che venga negato sempre più, soprattutto in estate.