Vigili del fuoco allo stremo nella Bat, carenza record: «Situazione preoccupante»

La carenza di personale tra i vigili del fuoco nella Bat è pari a più del doppio di quella nazionale, dal 7 a più del 14% in questo territorio: la pianta organica del comando provinciale di Barletta presenta un deficit di base di 14 unità qualificate e 4 vigili permanenti. Questa è la fotografia scattata dal coordinatore Fp Cgil Vvf Bat, Ruggiero Doronzo e dal responsabile territoriale Fp Cgil Vvf Bat, Giuseppe Rizzi analizzando i dati emersi dopo un incontro che si è tenuto nelle scorse settimane nel comando Bari con il sottosegretario del Ministero degli Interni, onorevole Prisco e il capo del Corpo, in cui sono stati affrontati, tra gli altri punti all’ordine del giorno, i problemi nei quadri organizzativi del Comando della Bat.

«Incrociando i dati tra ingressi, uscite e leggi speciali. abbiamo una carenza ‘certificata’ nella pianta organica dei Vvf della Bat che francamente ora riteniamo essere davvero preoccupante. Negli anni abbiamo più volte denunciato la cronica insufficienza di personale qualificato e autista, oggi siamo certi di essere arrivati al punto di quasi non ritorno. La mancanza endemica di autisti creerà con i prossimi passaggi di qualifica un peggioramento nel soccorso. Poiché molti autisti sono prossimi al passaggio di ruolo, per assicurare un efficiente soccorso dovranno alternarsi giornalmente nella guida e nel ruolo di capo partenza» spiegano Doronzo e Rizzi.

«Dai dati nazionali, rileviamo che i 700mila interventi del 2013, hanno oltrepassato il milione nel 2023, corrispondente ad un incremento di carico di lavoro superiore al 30%, una situazione che non può essere affrontata assegnando pacchetti di ore di straordinario trimestrale, che coprono solo una frazione minima della carenza effettiva, oltre a causare un aumento del carico di lavoro e un rischio maggiore di infortuni. Da rivedere sono i Decreti ministeriali sulle piante organiche perché l’uso eccessivo dello straordinario comporta turni massacranti e gli straordinari richiesti per garantire il soccorso sono diventati, ormai la normalità. La soluzione sarebbe quella di assumere in anticipo i vigili in vista di passaggi di qualifica e pensionamenti. Solo così potremmo in un futuro prossimo azzerare lo squilibrio. Non solo il nostro comando è stato avviato sottodimensionato ma anche senza una sede distaccata. E questo riteniamo che sia un altro elemento importate, cioè quello dell’apertura di un distaccamento per ridurre le distanze tra il Comando e i comuni di Minervino, Spinazzola e tutta l’alta Murgia, polmoni verde della Bat. In caso di un semplice intervento che richieda tempo per portarlo a termine, si lascia scoperto un territorio di 400mila abitanti. Cogliamo l’occasione per ricordare che il dispositivo di soccorso nella nostra provincia è garantito da una sola squadra di questo comando. Il nostro obiettivo è garantire sicurezza e pronto intervento sul territorio, ma ci preoccupa il rischio di penalizzare certi territori provinciali se si dovesse verificare un’emergenza o una necessità di soccorso contemporaneamente durante la giornata. La volontà di rispondere al soccorso è nostra – concludono Doronzo e Rizzi – l’incapacità di riuscirci no».

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