Via alla procedura di calamità per i produttori di agrumi danneggiati dalla siccità in Puglia

Sarà riconosciuto lo stato di calamità da siccità per il comparto agrumicolo della Puglia.

Ne dà notizia Coldiretti Puglia a seguito di un incontro tra l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, il presidente regionale dell’associazione degli agricoltori, Alfonso Cavallo, e una delegazione degli agrumicoltori del Tarantino.

«Per l’attivazione immediata della richiesta di calamità incontreremo i sindaci dei Comuni di Palagiano, Palagianello e Massafra – spiega Cavallo -. Sono gli areali vocati dove per estensione si creano le condizioni per far scattare le procedure. Sono state gettate, tra l’altro, le basi per l’eventuale attivazione della Misura 23, la ex misura Covid, per dare un sostegno alle imprese agrumicole colpite da una pesante crisi di liquidità».

Cavallo evidenzia che «servono iniziative importanti per rilanciare la produzione, ridare un giusto reddito ai produttori e stimolare i consumi. Distintività, qualità, accordi di filiera e lotta alle pratiche sleali per un giusto reddito, sono gli strumenti per rilanciare l’economia ortofrutticola. Mentre i lavoratori per la raccolta sono divenuti introvabili – conclude – al crollo dei prezzi degli agrumi in campagna corrispondono i prezzi stellari dei costi di produzione, a causa dell’irrigazione di soccorso che si è protratta dall’estate a oggi, dei rincari per le operazioni colturali, dei costi energetici fino ai fertilizzanti», ecco perché serve «l’istituzione di un tavolo agrumicolo permanente, considerato che la crisi del comparto è strutturale, e un Piano agrumicolo regionale che preveda il sostegno per nuovi impianti e una rigenerazione del patrimonio agrumicolo in provincia di Taranto».

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