«Ho ricevuto l’invito per presenziare alla cerimonia di inaugurazione della statua raffigurante Carlo I D’Angiò. Vi ringrazio calorosamente». Emmanuel Macron, presidente della Francia, ha risposto così all’invito di Palma Maria Giannini, sindaca di Celle di San Vito, piccolo comune in provincia di Foggia, che aveva chiesto al premier francese di partecipare all’inaugurazione della statua che si terrà il prossimo 23 luglio.
La risposta di Macron è stata redatta dal suo capo di Gabinetto, Brice Blondel, che assicura che «l’invito è stato preso in considerazione».
«Questa risposta – ha dichiarato entusiasta la sindaca Giannini – ha inorgoglito e ha riempito di gioia un’intera comunità. Siamo consapevoli che la sua venuta a Celle non ha molto molte probabilità, ma noi ci spereremo fino alla fine». Nella missiva scritta dal capo di Gabinetto Blondel, il presidente francese Macron non chiude le porte ad un suo arrivo in Puglia ma si limita a comunicare di aver ricevuto la missiva scritta dalla sindaca cellese e di aver preso atto dell’invito a presenziare alla cerimonia di inaugurazione della statua.
La sindaca e tutti i cittadini cellesi possono continuare a sognare l’arrivo nel piccolo comune dauno, il più piccolo in assoluto della Puglia, del presidente Macron invitato per l’inaugurazione della statua dedicata a Carlo I d’Angiò Re di Sicilia, figlio di Luigi VIII di Francia. Carlo I d’Angiò è il sovrano a cui si fa risalire l’origine di Celle di San Vito nella seconda metà del XIII secolo. Il comune di Celle di San Vito, unitamente al vicino comune di Faeto, è l’unica isola linguistica francoprovenzale presente nel Sud Italia, riconosciuta e tutelata da una legge statale quale “preziosa minoranza etnico-storico-linguistica”. Non solo, il francoprovenzale è stato riconosciuto dall’Unesco lingua a rischio di estinzione e, pertanto, inserita nell’Atlante Atlas come patrimonio culturale immateriale da tutelare.