Verso Sud, Puglia prima al Mezzogiorno per crescita del Pil. Emiliano: «Dati che ci rendono ottimisti» – VIDEO

«I dati che oggi presentiamo dal punto di vista economico sono tra i migliori d’Italia e ci rendono ottimisti». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che stamattina ha partecipato a Bari a una delle tappe del roadshow 2024 della piattaforma internazionale Verso Sud di The European House – Ambrosetti.

Verso Sud è una iniziativa realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Gruppo FS, Confederazione Italiana per lo Sviluppo Economico (CISE), Gruppo MSC, Gruppo Adler, Mediocredito Centrale – Invitalia, Edison, Coldiretti – che unisce in un unico think tank le istituzioni, le imprese e i rappresentanti del mondo accademico e della ricerca per costruire, valorizzare e comunicare una nuova visione mediterranea strategica per l’Italia e l’Europa.

Per la terza edizione (2023-2024), l’ambizione è identificare progetti a caratterizzazione pubblico-privata che possano rispondere alle sfide di attrattività del Sud Italia, facendo leva sugli strumenti presenti a livello nazionale ed euro-mediterraneo.

Nel corso dell’incontro è stata presentata una breve fotografia delle competenze strategiche della Puglia, intese come “abilità” del territorio che possono supportare la realizzazione della visione di Verso Sud.

Secondo il report presentato, nel post-Covid la Puglia ha intrapreso un percorso di crescita dinamico. Nel 2022, la Puglia è la quinta Regione italiana (e prima del Sud) per crescita del Pil (+5,0%), e quinta in Italia e prima al Sud per crescita del valore aggiunto, soprattutto in settori come la logistica, a sua volta chiave per la competitività di imprese e di altri settori trainanti dell’economia pugliese, come la filiera agrifood: con 176mila occupati la Puglia è la prima Regione in Italia per occupazione e crescita nella filiera agroalimentare.

«Mi auguro che grazie ad Ambrosetti questi dati possano essere diffusi in tutta Europa e in tutto il mondo in modo da attirare ulteriori investimenti», ha evidenziato Emiliano, senza nascondere, però, preoccupazione per il «ritardo molto forte nella ripartizione del Fondo sociale di coesione. Siamo preoccupati perché non sappiamo dove andranno a tagliare i finanziamenti».

L’autonomia differenziata, poi, «è un modo per pasticciare l’ordinamento giuridico italiano. Avremo 20 stati diversi, ognuno di questi avrà la possibilità di legiferare anche su 23 materie supplementari. È un modo per irrigidire il bilancio dello Stato, nel senso che porteremo via molto denaro dal centro. Lo Stato si indebolirà molto, è chiaro che le Regioni del Nord che hanno maggiore forza e ricchezza portano a casa un doppio risultato: tratterranno parte del gettito fiscale che già è più elevato e lo Stato non avrà più la forza di fare la perequazione infrastrutturale. Noi dobbiamo giocare sul campo che ci viene predisposto – ha concluso Emiliano – e il campo che viene predisposto per il Sud non è granché. Se cercano sempre di metterci in difficoltà perché pensano che siamo inutili ed irrecuperabili e ci stanno abbandonando al nostro destino, è necessario dimostrare che la partita non andrà a finire così».

La Puglia, ha commentato Cetti Lauteta, associate partner e responsabile della Divisione Scenario Sud di The European House – Ambrosetti, «è centrale nella strategia di ricostruzione del ruolo propulsivo del nostro Paese, tracciato nel Libro Bianco Verso Sud, nel Mediterraneo».

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