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Università, Bronzini: «Meglio un corso ma buono rispetto a tre poco funzionali»

«Ben vengano le classifiche, servono da stimolo. Non si tratta, però, di dati comparativi. Mostrano delle tendenze». Il rettore dell’Università degli Studi di Bari commenta così l’indagine del Censis e si sofferma, soprattutto, sul calo di iscrizioni a livello nazionale ma in particolar modo da Roma in giù. «È un dato che faremmo bene tutti…

«Ben vengano le classifiche, servono da stimolo. Non si tratta, però, di dati comparativi. Mostrano delle tendenze».

Il rettore dell’Università degli Studi di Bari commenta così l’indagine del Censis e si sofferma, soprattutto, sul calo di iscrizioni a livello nazionale ma in particolar modo da Roma in giù. «È un dato che faremmo bene tutti a non sottovalutare a ogni latitudine del paese – afferma – . Questi dati ci permettono un confronto, ad esempio, in senato accademico su cosa possiamo fare per miglirarci. Ad esempio, nel 2019 l’Università di Bari crollò all’indice sulla digitalizzazione. Abbiamo invertito la rotta, mettendo in campo progetti e idee».

La stessa cosa spera che accada il rettore Stefano Bronzini per quanto riguarda l’internazionalizzazione. Classifica quest’ultima, nella quale il suo ateneo occupa il penultimo posto tra i mega atenei. «Abbiamo fatto tanto negli ultimi anni in questo ambito come per l’occupabilità – sottolinea – collaborando con le imprese. Mi aspetto un miglioramento di questi paramentri il prossimo anno. Ci vuole tempo. Intanto abbiamo migliorato le strutture come mostra la graduatoria specifica».

Alla luce dei dati, il rettore preme sulla necessità di razionalizzare meglio le energie tra gli atenei pugliesi. «Ci sono corsi di laurea in cui siamo molto competitivi, altri meno – sottolinea – . Se ogni ateneo ha lo stesso corso e nessuno dei tre mostra risultati soddisfacenti, sarebbe meglio realizzarne uno solo ma che sia efficiente».

Un aspetto da evidenziare, secondo Stefano Bronzini, per quanto riguarda le università del Sud, è il massiccio ricorso al welfare. «Sono orgoglioso che la nostra sia tra le università che garantisce più borse di studio – afferma -. Questo, però, fa comprendere le grandi differenze che ci sono nel paese, tanto nel mondo universitario quanto in quello del lavoro». Come a dire che, prima di qualsiasi classifica, è importante osservare il punto di partenza che non è assolutamente uguale per tutti.

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