Il Consiglio di Amministrazione dell’Università del Salento ha approvato una decisione destinata a far discutere: un significativo aumento dei compensi per il rettore Fabio Pollice e per gli altri organi di governo dell’ateneo.
Secondo la delibera, lo stipendio del rettore passerà da 25.200 a 115.500 euro annui, un incremento di oltre il 350%. Anche i prorettori e i membri del Senato Accademico vedranno un aumento dei loro compensi.
Polemiche
La decisione ha suscitato numerose polemiche, soprattutto in un momento in cui l’università sta affrontando tagli ai finanziamenti statali. Sindacati e studenti temono che l’aumento dei compensi dei vertici possa andare a discapito di servizi essenziali come la ricerca, le borse di studio e il personale tecnico-amministrativo.
La Flc Cgil, in particolare, ha espresso forti perplessità, sottolineando come i tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) mettano a rischio la sostenibilità economica dell’ateneo.
Le motivazioni dell’università
L’università ha giustificato la decisione sostenendo che l’aumento dei compensi è necessario per attrarre e trattenere figure di alta professionalità alla guida dell’ateneo. Inoltre, si sottolinea che i nuovi compensi sono in linea con quelli di altre università italiane di pari dimensioni e prestigio.
La decisione del Consiglio di Amministrazione è subordinata all’approvazione del Ministero dell’Università e della Ricerca. Sarà interessante vedere come il Ministero si pronuncerà su questa delicata questione. Nel frattempo, la polemica continua a tenere banco nell’opinione pubblica e all’interno della comunità universitaria.