«Se siamo qui è perché ciascuna e ciascuno di noi sentiva il dovere di dare il proprio contributo alla costruzione di un mare di pace tra la Puglia e i Balcani. Per il luogo in cui ci troviamo, perché siamo vicini di casa, e per le circostanze che viviamo, la guerra in Ucraina ci ricorda ogni giorno quanto importante sia continuare a investire sui rapporti umani, sulle donne e sugli uomini che abitano le nostre città. È chiaro che per farlo, però, bisogna partire dalle fondamenta». Così la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, all’incontro “Un ponte verso i Balcani”, voluto dalla Fondazione “L’Isola che non c’è”, tenutosi nell’Aula consiliare di via Gentile alla presenza, tra gli altri, dell’ambasciatore d’Italia a Sarajevo, Marco Di Ruzza, dell’ambasciatore d’Italia a Belgrado, Luca Gori, del primo segretario di Ambasciata della Serbia a Roma, Tatiana Garcevic, del giornalista e saggista Lino Patruno, e del cantante pugliese Al Bano.
Si tratta di un ulteriore passo avanti nel percorso già avviato dalla Fondazione che, lo scorso giugno, ha visto la realizzazione del primo collegamento diretto da Bari a Belgrado.
«Oggi per arrivare a Sarajevo – ha aggiunto Capone – il rischio è di fare il giro del mondo quando, invece, siamo davvero a uno schiocco di dita. Ringrazio, allora, Franco Giuliano e tutta l’associazione l’Isola che non c’è per l’impegno e la determinazione nel sostenere la necessità di un collegamento diretto con Sarajevo, com’è quello con Belgrado, inaugurato appena qualche mese fa».