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Tutela del Fratino: vietato l’accesso in alcune zone del litorale Sud-Est di Bari

Stop all’accesso di cani e soggetti non autorizzati entro 50 metri di distanza dai nidi del Fratino, nelle zone delimitate e segnalate, sul litorale a sud-est di Bari. L’ordinanza è stata pubblicata oggi sul sito del Comune di Bari, a firma del sindaco Antonio Decaro. Negli anni, in collaborazione con le diverse associazioni ambientaliste del…
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Stop all’accesso di cani e soggetti non autorizzati entro 50 metri di distanza dai nidi del Fratino, nelle zone delimitate e segnalate, sul litorale a sud-est di Bari. L’ordinanza è stata pubblicata oggi sul sito del Comune di Bari, a firma del sindaco Antonio Decaro.

Negli anni, in collaborazione con le diverse associazioni ambientaliste del territorio, sono stati individuati i siti di nidificazione del Fratino, che si ripetono costantemente nella stessa zona del litorale cittadino. Nel corso di questo tempo si è provveduto a studiare le abitudini e i meccanismi riproduttivi della specie al fine di tutelarne la sopravvivenza e di garantirne la permanenza sulle cose baresi.

A partire da metà febbraio, quando iniziano a formarsi le coppie, i Fratini si spargono nei punti prescelti secondo diversi fattori: deve essere un posto a riparo dalle mareggiate; la zona trofica deve essere facilmente raggiungibile dai pulli; deve esserci una buona visuale perché possano facilmente individuare un pericolo che si avvicina; la presenza, anche sporadica, di acqua dolce o semidolce è gradita ma non fondamentale; estremamente gradita la presenza di banquettes di Posidonia oceanica, ricche di nutrimento e utili ai piccoli per termoregolarsi specialmente a stagione inoltrata; -non deve esserci una eccessiva presenza antropica.

Con l’avanzare della stagione balneare, spesso i Fratini si ritrovano circondati dai bagnanti che loro in qualche modo sopportano e ai quali si adeguano. Se si supera il limite, però, il nido viene abbandonato. A seconda del clima, in genere dalla prima metà di marzo, iniziano le prime deposizioni che possono andare a buon fino oppure no, secondo un ventaglio di ragioni sia di natura antropica che naturale (il nido è stato travolto dall’acqua, è stato calpestato, è stato predato, è stato abbandonato per motivi che non sempre si riescono a capire). Se tutti i pulli muoiono, per esempio, la coppia effettua una deposizione di rimpiazzo spesso sullo stesso nido o, a volte, spostandosi di poco. Ad oggi risulta che sul litorale a sud-est di Bari, in particolare nel tratto che va dal torrente Valenzano al CRAL di Acquedotto Pugliese S.p.A., nidificano abitualmente 15 coppie di Fratino, attribuendo alla città il primato in Puglia per la presenza di coppie nidificanti.

L’obiettivo dell’Amministrazione è tutelare la specie e la presenza degli uccelli sul territorio, pertanto prevede il divieto “di ucciderli deliberatamente con qualsiasi metodo; di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi; di raccogliere le uova nell’ambiente naturale e di detenerle anche vuote; di disturbarli deliberatamente, in particolare durante il periodo di riproduzione; di detenere gli uccelli delle specie di cui sono vietate la caccia e la cattura”.

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