I dati su arrivi e presenze di turisti in Puglia nel corso dell’ultima estate? «Propaganda». Le politiche adottate dalla Regione nel settore dell’ospitalità? «Semplici provvedimenti centralizzati» nell’ambito dei quali gli operatori sono «ignorati». È un attacco ad alzo zero quello che i vertici regionali di Federalberghi rivolgono alla Regione e, in particolare, all’agenzia Pugliapromozione. Il motivo? Le dichiarazioni trionfalistiche registrate in occasione del Ttg, la fiera che si è appena conclusa a Rimini, nasconderebbero il flop del movimento turistico a luglio e agosto, tanto da rendere necessaria l’istituzione di un «osservatorio turistico terzo al di fuori di Pugliapromozione».
La prima questione, dunque, è quella dei numeri. A Rimini, a proposito dell’ultima estate in Puglia, si è parlato di tre milioni e 300mila arrivi totali, pari al +5,5% sul 2022, e 12milioni e 700mila presenze, cioè il +3% rispetto allo scorso anno. A Francesco Caizzi, presidente regionale e numero due nazionale di Federalberghi, questi numeri non bastano a nascondere che «l’estate 2023 non è andata bene» e che su certi temi la Regione fa «solo propaganda». Ma perché, secondo gli albergatori, c’è poco da festeggiare? Primo: i dati coprono il periodo che va da gennaio a giugno, mentre quelli presentati lo scorso anno erano relativi a giugno-agosto, forse perché quest’ultimo periodo era «più favorevole allora e un po’ meno oggi». Non solo: tanti turisti italiani hanno preferito altre destinazioni alla Puglia, parzialmente “salvata” dal mare e dai viaggiatori stranieri. «Non si può acriticamente festeggiare un +5,5% di arrivi – continua Caizzi – senza analizzare una situazione che ha messo in seria difficoltà le aziende ricettive di fascia medio bassa che sono arrivate a registrare un calo anche del 20% con valori mensili di -4 o -5%». La colpa, secondo Federalberghi, è di una politica turistica regionale ridotta a «semplici provvedimenti centralizzati» e quindi «decisa centralmente da Pugliapromozione» ignorando, di fatto, gli operatori del settore. Di qui una serie di richieste: riqualificazione dei prodotti turistici, destagionalizzazione dei flussi, formazione professionale, coordinamento tra Comuni e assessorati su temi come igiene e mobilità e, infine, un osservatorio terzo al di fuori di Pugliapromozione.
Sulla questione è chiara la posizione di Luca Scandale, direttore di Pugliapromozione e tra i principali artefici del successo che la regione ha riscosso a livello internazionale negli ultimi anni attirando non solo vacanzieri da ogni parte del mondo ma anche grandi maison come Gucci e Dolce & Gabbana. «In una estate caratterizzata da voci incontrollate che parlavano di crollo del turismo in Puglia e di prezzi troppo cari, è invece arrivata la notizia che Puglia e Basilicata sono sul podio del sentiment del turismo italiano – ribadisce Scandale – I dati presentati al Ttg sono straordinari: +10% fino a giugno, luglio e agosto tengono, settembre mostra un più 5% ma con dati non ancora completi. Quindi la Puglia continua a crescere e noi ne siamo orgogliosi». Mercoledì alle 10, infine, si riunirà l’Osservatorio turistico regionale e, in quella occasione, saranno presentate le ricerche svolte in questi mesi e le attività in corso. All’incontro, convocato dall’assessore Gianfranco Lopane già prima del Ttg, parteciperanno le associazioni di categoria, inclusa Federalberghi.