Turismo in Puglia ai nastri di partenza, ma il 2019 è lontano

Puglia e Basilicata guardano alla stagione estiva per mettersi definitivamente alle spalle i danni economici della pandemia. Entrambe le regioni hanno puntato tantissimo sul turismo, raccogliendo, soprattutto nell’ultimo decennio, risultati importanti.

Il focus pubblicato da Unioncamere sul settore, fotografa una economia che dal Gargano al Salento è pronta a ripartire, pur evidenziandone anche le criticità. A cominciare dal tasso di mortalità delle imprese che, nel primo trimestre di quest’anno, è del 2,4%, a fronte di una natalità dello 0,1%. Muoiono più aziende turistiche, dalla ristorazione all’accoglienza, di quelle che nascono.

Andando oltre questo dato, Unioncamere ha monitorato anche la prenotazione degli alloggi sui canali alternativi a quelli alberghieri tradizionali, a cominciare da Airbnb. Nel 2021 sono evidenti i primi segnali di ripresa, con un incremento, rispetto all’anno precedente, del 26,2% del numero di prenotazioni, anche se ancora distanti dai valori pre-pandemici, -20,9% rispetto al 2019.

«A livello provinciale – si legge nel report – le province di Bari, Barletta-Andria –Trani, Brindisi e Taranto registrano variazioni superiori alle media regionale. Al contrario Lecce e Foggia sono caratterizzati da incrementi più contenuti rispetto alla media regionale». Nello studio di Unioncamere viene riportato anche un sondaggio svolto in primavera intervistando i turisti presenti in Puglia. È stato chiesto loro se sarebbero andati in vacanza in estate e, se sì, dove. Il 62% pensava di restare in Italia e, tra loro, oltre il 60% che sarebbero tornati in Puglia.

Un aspetto, inoltre, che evidenzia lo studio di Unioncamere, e su cui l’intero “movimento” del turismo può riflettere, è la spesa media giornaliera dei turisti. In Puglia è leggermente più bassa della media nazionale, circa 40 euro per l’alloggio e 61 euro per le altre spese sul territorio. Considerando le presenze nelle strutture ricettive e nelle abitazioni private, per il 2021 si stima una spesa complessiva di oltre 2,5 miliardi, circa il 4% sul totale nazionale. Circa il 30% in alloggio, il 23% in bar/ristoranti, 12% in attività ricreative. La Puglia, dunque, rientra tra le mete più economiche del Paese.

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