Despar Centro-Sud, insieme alle altre 5 società consortili italiane riunite sotto il marchio Despar, aderisce, tramite Federdistribuzione, la federazione delle aziende della distribuzione moderna a cui è associata, al “Trimestre anti-inflazione”: l’iniziativa è promossa dal Governo con la finalità di difendere il carrello della spesa dagli effetti dell’inflazione, attraverso l’introduzione di prezzi bloccati su un paniere di prodotti di prima necessità.
Da inizio ottobre, nei negozi delle regioni del Centro-Sud in cui l’Insegna è presente, i clienti troveranno un paniere di più di 300 prodotti a marchio Despar, composto da beni di uso quotidiano e di prima necessità, che saranno sugli scaffali a prezzi bloccati fino al 31 dicembre 2023.
Per contrastare l’inflazione, dunque, nel carrello della spesa Despar Centro-Sud punta sui propri prodotti a marchio (MDD), vero tratto distintivo dell’offerta Despar, nei quali il cliente può trovare qualità e convenienza garantite e riconosciute da un cliente sempre più fidelizzato, come dimostrano i numeri 2023 della MDD Despar. Ad oggi, infatti, Despar Italia ha raggiunto una quota MDD sul totale vendite grocery pari al 22,3%, superiore a quella del mercato totale MDD in Italia e in crescita di 1 punto rispetto all’anno precedente (fonte Nielsen, YTD agosto).
Prosegue, dunque, l’impegno di Despar Centro-Sud per difendere il potere d’acquisto delle famiglie, mediante una politica di contenimento dei prezzi e di rinuncia ad una più alta marginalità, già attuata durante tutto il 2023.
«L’estrema incertezza sul fronte interno e internazionale, unita all’aumento considerevole dell’inflazione che ha determinato un rialzo dei prezzi sui beni alimentari – ha spiegato Pippo Cannillo, Presidente e Amministratore Delegato di Despar Centro-Sud – non hanno scalfito i nostri piani e la credibilità nei confronti dei consumatori. L’adesione di Despar al trimestre anti-inflazione rappresenta per la nostra insegna una scelta di responsabilità e di tutela nei confronti dei consumatori e del loro potere d’acquisto».