Prime notizie arrivano sull’esito dei colloqui avuti a Riad tra Usa e Russia sulla possibile fine delle ostilità in Ucraina. L’accordo dovrebbe essere articolato in cinque punti salienti da attuare in tempistiche e modalità ancora al vaglio.
Le due parti hanno redatto un accordo che sembra avere alcuni punti di contatto, cosa che può facilitare e accelerare le trattative nei prossimi giorni. Quattro dei temi affrontati sono identici, parola per parola, sia nella versione riservata a Mosca che in quella rivolta a Kiev dalla delegazione di Donald Trump.
La divergenza nelle due versioni riguarda la possibilità che Mosca torni a vendere grano e altri prodotti sui mercati internazionali, mentre nell’altra Washington si impegna a far tornare a casa prigionieri di guerra e bambini ucraini trattenuti dai russi. Procediamo però con ordine
La tregua sul fronte del Mar Nero
Nella bozza dell’accordo si leggono le prime misure per assicurare una navigazione meno rischiosa nelle acque immediatamente vicine il fronte creatosi sul Mar Nero: «Gli Stati Uniti (e l’Ucraina e la Russia) hanno concordato, per assicurare una navigazione sicura, di eliminare l’uso della forza e di prevenire l’uso di navi commerciali per scopi militari sul mar Nero».
Il rientro a Kiev di prigionieri e bambini
A inizio conflitto i soldati russi rapirono dalle loro famiglie diversi bambini in modo da poter eradicare la cultura ucraina dalle nuove generazioni. Per quanto riguarda i prigionieri di guerra, sono diverse migliaia i soldati in custodia russa negli ultimi tre anni di conflitto. Nel documento redatto dagli Usa ad hoc per la parte ucraina si legge: «Gli Stati Uniti e l’Ucraina concordano che gli Stati Uniti si impegneranno a sostenere l’obiettivo dello scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di bambini detenuti e il ritorno dei bambini ucraini deportati con la forza».
Mosca e il ritorno sul mercato agricolo mondiale
Il conflitto russo ucraino è costato diversi miliardi di dollari di merci agricole alla Russia, colpita fin da subito da sanzioni in ogni settore economico. Per questo motivo la controparte occidentale aiuterà la Russia nel “garantire” la bontà nella risoluzione del conflitto e permettere il ritorno nei mercati mondiali: «Gli Stati Uniti aiuteranno a ristabilire l’accesso della Russia sul mercato mondiale dei prodotti agricoli e dei fertilizzanti, abbassare i costi delle assicurazioni marittime, ampliare l’accesso ai porti e ai sistemi di pagamento per quel genere di transazioni».
Stop alle bombe sulle centrali
Gli ultimi tre inverni sono stati i peggiori per la popolazione ucraina. All’aggiunta di aver perso le loro case a causa dei numerosi bombardamenti nei centri abitati, molti hanno cercato riparo alle rigide temperature nei rifugi messi a disposizione dal governo. Eppure, per chi aveva ancora una casa, o chi ha dovuto trovare un riparo di fortuna, il problema era l’approvvigionamento di energia per combattere il freddo a causa delle bombe cadute sulle centrali elettriche:
«Gli Stati Uniti (e l’Ucraina e la Russia) concordano di sviluppare misure per completare l’accordo che vieta bombardamenti su centrali elettriche di Russia e Ucraina». Scompare dunque l’estensione della tregua sulle infrastrutture civili.
Paesi terzi
«Gli Stati Uniti (la Russia e l’Ucraina) apprezzano i buoni uffici di Paesi terzi per sostenere il mantenimento di accordi sull’energia e la navigazione».
La pace duratura e gli obiettivi di Trump
«Gli Stati Uniti (la Russia e l’Ucraina) continueranno a lavorare per raggiungere l’obiettivo di una pace duratura. Gli Stati Uniti hanno ripetuto alle parti l’imperativo del presidente Donald Trump che devono cessare le uccisioni su entrambi i fronti del conflitto come passo necessario per raggiungere un trattato di pace duraturo. A questo scopo gli Stati Uniti continueranno a facilitare negoziati con entrambe le parti per arrivare a una risoluzione di pace in linea con gli accordi raggiunti a Riad».