Nel comune di Putignano un’interessante collaborazione tra l’artista Davide Curci e comune, enti e associazioni locali ha portato alla trasformazione di aree urbane in veri e propri capolavori artistici. Questo straordinario sforzo ha dato vita a un ambiente più accogliente, ispirando i cittadini e i visitatori e dimostrando il potere dell’arte nel plasmare lo spazio pubblico e la comunità stessa.
«Approfittando di eventi e manifestazioni, negli anni, mi sono voluto concentrare sul discorso della rivalutazione urbana e dell’abbellimento di zone anti estetiche del paese, realizzando qua e là piccoli interventi di street-art supportati da associazioni ed enti locali. Il vero sodalizio con il comune di Putignano è nato invece durante la pandemia, nel 2020», ci ha raccontato.
La collaborazione tra Davide Curci e il comune di Putignano è stata il punto di partenza di un progetto ambizioso e coinvolgente. La visione era chiara: trasformare le aree urbane sottoutilizzate o trascurate in opere d’arte che riflettessero l’identità e la cultura del luogo. Il comune ha riconosciuto il potenziale dell’arte di strada non solo come forma di espressione, ma anche come strumento per promuovere il turismo, l’orgoglio cittadino e la partecipazione della comunità.
«Assieme al collega e compaesano Bora abbiamo voluto proporre un grande murales su una facciata del campo sportivo di Putignano, in modo da ammorbidire la vista grigia e sgradevole dei muri perimetrali e, perché no, fungere anche da atto propiziatorio per esorcizzare il disastro globale di quel momento storico. Un’iniziativa autonoma che ha riscontrato il favore e il sostegno dell’amministrazione comunale e che ci permette, attualmente, di realizzare opere a cielo aperto su tutto il perimetro del campo sportivo». Uno degli aspetti più sorprendenti di questo progetto è stato il coinvolgimento della comunità.
I cittadini di Putignano sono stati invitati ad assistere alle fasi di creazione delle opere e a condividere le loro storie personali e le loro esperienze legate ai luoghi interessati. Questo ha contribuito a creare un legame più profondo tra l’arte e la comunità, poiché le opere non sono state semplici decorazioni, ma riflessi tangibili delle vite e delle emozioni dei residenti stessi. Attraverso colori e forme, l’artista ha dato nuova vita agli spazi urbani, celebrando l’identità locale e coinvolgendo i cittadini in un processo creativo collettivo. Questo progetto non è solo una testimonianza dell’arte come mezzo di trasformazione, ma anche dell’importanza di coltivare legami più forti all’interno di una comunità.