Trani punta sulla sua tradizione ebraica: professionisti al lavoro per rilanciare il quartiere Giudecca

Si è rafforzato il legame fra Trani e la comunità ebraica di Napoli grazie al rinnovo della convenzione per la concessione in comodato d’uso non oneroso della sinagoga Scolanova. Fino al 2027 sarà così garantita la pubblica fruibilità del luogo religioso che rispetterà gli orari di chiese e altri attrattori culturali. L’obiettivo è quello di creare una grande rete unica per potenziare l’offerta religiosa e turistica della città e del territorio, facendo conoscere il legame fra Trani e la comunità ebraica a livello locale, nazionale e internazionale.

I visitatori così potranno capire la presenza dell’ebraismo locale, chi sono stati i suoi protagonisti e come la comunità si è evoluta nel corso del tempo. Nel centro storico di Trani, infatti, esiste una presenza importante ebraica rappresentata, ad esempio, dal museo e dalla sinagoga. La città, da sempre, punta, a livello culturale e turistico proprio sulla copresenza di religioni diverse, ponendosi come crocevia pacifico di culture differenti.

«La Fondazione – dice Renzo Funaro, architetto e vice presidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici Italiani – sta sviluppando in accordo con l’amministrazione il progetto “Trani ebraica”. Il gruppo di lavoro è costituito da Giancarlo Lacerenza, docente presso l’Università Orientale di Napoli, dall’architetto Giorgio Gramegna, dall’architetta Pasqua Pastore che ha sviluppato una tesi di laurea sulla Trani ebraica». A far parte del gruppo di lavoro anche don Nicola Napolitano, direttore dell’Ufficio Beni Culturali Diocesani della Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.

Il team di studio si occuperà, infatti, di valorizzare il quartiere ebraico dal punto di vista culturale, turistico e architettonico. A coordinarlo la consigliera comunale Irene Cornacchia, presidentessa della VI Commissione all’urbanistica, edilizia privata, edilizia pubblica e delegata del sindaco proprio per la valorizzazione del quartiere ebraico. «Per noi è un onore che Trani faccia parte della comunità ebraica di Napoli» sostiene Lydia Schapirer, presidentessa della Comunità Ebraica di Napoli, mentre per il sindaco Amedeo Bottaro si tratta di un «atto doveroso per la nostra comunità: abbiamo la più antica sinagoga attiva d’Europa. È chiaro che è un patrimonio della città, oltre che un dovere morale verso la comunità ebraica. Quando parliamo di valorizzazione dobbiamo intenderla a 360 gradi che parte da quella culturale e passa attraverso quella architettonica: bisogna prendersi cura dei beni e raccontarli. Rinnoviamo questa convenzione e lo facciamo anche con grande orgoglio».

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