Trani: in piazza Duomo turisti tallonati da mendicanti e rifiuti ovunque

La calura estiva di luglio non spaventa i turisti, ammaliati dall’imponenza della Cattedrale di Trani. Si fermano sulla assolata piazza Duomo per qualche scatto e video da destinare ai social ma le immagini patinate resteranno solo nei ricordi dei ‘follower’ perché la realtà potrebbe essere diversa.

Il polo attrattivo del turismo cittadino si sta scontrando in questi mesi con una problematica annosa, relativa alla questione sicurezza e decoro. «Chiedono l’elemosina, in alcuni casi in maniera insistente, infastidendo turisti», dice un uomo seduto alle panchine in pietra sul muraglione. Nei giorni di maggior affluenza turistica sono oltre una decina i mendicanti che popolano la zona, molto probabilmente appartenenti a due nuclei familiari. Per ripararsi dalla calura stazionano sulle porte di ingresso della Cattedrale, formando un “tornello” umano che non giova al decoro e offre al turista l’impressione di una struttura poco controllata. Dalla rettoria della Cattedrale ci fanno sapere di aver più volte richiesto al Comune e alle forze dell’ordine di posizionare telecamere che possano documentare quanto accade dinanzi agli accessi.

«La Cattedrale è nella zona di interesse principale per i turisti, se non vengono prese misure di sicurezza corriamo il rischio di presentare un biglietto da visita stropicciato». In più occasioni i turisti si sono rivolti all’ufficio presente in Cattedrale per segnalare esperienze personali. Sul sagrato della Basilica superiore a fine weekend vengono spesso ritrovate bottiglie di birra, lattine e cartoni di pizza: «Abbiamo spesso dovuto richiedere interventi mirati ad Amiu per ripulire i luoghi frequentati nottetempo da bivacchi di ragazzi». Tra le altre problematiche vi è la presenza di chi fornisce il servizio di guida turistica pur non avendone l’abilitazione.

Secondo alcune testimonianze raccolte in zona, in più casi i turisti stranieri sarebbero stati convinti a pagare una “quota di ingresso” per la Cattedrale, per la quale invece l’ingresso è libero. Dei fatti sono informate le forze dell’ordine che stanno monitorando il fenomeno. Mariagazia, guida turistica ufficiale, tranese, ci spiega dal suo punto di vista che la situazione non è allarmante ma i servizi andrebbero strutturati: «Il problema principale per me è non avere un referente, se io oggi vivo un problema con un gruppo di turisti non saprei con chi rapportarmi in città per discutere di eventuali soluzioni». In quinta commissione consiliare, di cui è presidente il consigliere Luca Morollo, la scorsa settimana è stata portata all’ordine del giorno una proposta per mettere in rete i vari soggetti che si occupano di turismo. «Servirebbe a superare alcune difficoltà di cui siamo a conoscenza – dice Morollo – e abbiamo pensato di realizzare un protocollo tra guide turistiche locali, curia, soggetti del settore e fare incontri con loro per parlarne. Al momento siamo in fase embrionale».

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