Trani, commercianti divisi sulla vendita di bevande durante Battiti Live

Manca sempre meno al gran finale di Battiti Live a Trani, ma le associazioni di categoria, e gli stessi commercianti, hanno posizioni differenti sulla decisione di vietare la somministrazione di cibi e bevande all’esterno per quella serata. Se la Questura e la Prefettura erano sulla linea di interdire tutta l’area rossa, Confesercenti Provinciale Bat- Trani e Confcommercio di Trani sono riuscite a far tenere aperte le attività pur con delle limitazioni.

Di tutt’altro avviso, invece, Unionecommercio – Unibat. «Il divieto di somministrazione di alimenti e di bevande all’esterno dei locali, in strutture dehors o ai tavoli regolarmente autorizzati e per la cui occupazione di suolo pubblico sono state rilasciate le autorizzazioni nel rispetto di quanto disciplinato dal relativo regolamento comunale – sostiene Savino Montaruli – sarebbe un divieto assolutamente illegittimo. Il prossimo 10 luglio, a Trani, nessuna limitazione sia posta a carico degli esercenti i quali restino liberi di esercitare le proprie attività d’impresa secondo le proprie esigenze, facoltà e nel rispetto delle autorizzazioni possedute».

Per la città la serata di Battiti Live rappresenta un importante volano turistico: in migliaia arriveranno a Trani dai territori limitrofi per vedere i loro beniamini sul palco. Ma qualche commerciante è contrario al divieto di bevande all’esterno. «Il divieto di somministrare cibi e bevande all’esterno – dice Manolo, titolare di due attività commerciali in piazza Quercia e via San Giorgio – è un pretesto per non rimborsare i danni ingenti che subiremo tra smontaggio, rimontaggio delle strutture e perdita di incassi. Nel mio caso, per i due locali, gli introiti saranno pari a zero». «Tra Covid, conseguenze della guerra e aumenti delle bollette, eventi come questo avrebbero potuto far lavorare gli esercenti – dice Mario Boccia di Caffè Cavour -, invece no. Si sarebbe potuta evitare la vendita del vetro perché pericoloso, ma farlo con la plastica è inutile».

Altri, invece, condividono la linea di Confesercenti. «Abbiamo cercato di portare a casa il minor danno – spiega Carlo La Porta del Ristorante Pelledoca, in via Statuti Marittimi -. Battiti Live porterà la città sulla vetrina nazionale, è un sacrificio, quindi, che faremo un po’ tutti. Si tratta comunque di un danno di incasso, ma sono d’accordo con la proposta di Confesercenti». Anche per altri locali sul porto la disposizione causerà disagi, ma è giusta per garantire la sicurezza dei presenti. «Ci può stare che una serata come quella di domenica sia limitante – commenta Riccardo Cirulli dell’american bar Il Fico -, ma guardando oltre porterà tanta visibilità e lustro alla città e, quindi, tanta gente. Non guardiamo al singolo evento e al singolo disagio, ma a quello di cui la città beneficerà».

Altri, invece, lamentano poco coinvolgimento sulle scelte. «Come attività commerciali – dice Antonio De Feudis, chief financial officer di Alegra Group, gestore di Ognissanti e Il Vecchio e il mare – siamo sempre stati disponibili a venire incontro e a offrire la nostra massima collaborazione nei confronti dell’amministrazione. È però giusto che decisioni come queste maturino attorno a un ampio e reale spirito di condivisione».

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