Sarebbero 12 le persone che mancano all’appello – non ci sarebbero italiani – tra i 237 passeggeri e 51 membri di equipaggio del traghetto Euroferry Olympia, della Grimaldi Lines, partito da Igoumenitsa destinazione il porto di Brindisi, e distrutto dalle fiamme scoppiate mentre attraversava l’Adriatico.
Le fiamme, probabilmente scaturite da una delle stive, il garage numero 3, sono scoppiate nel cuore della notte, mentre il traghetto si trovava a una decima di miglia nord della costa greca di Corfù. Panico e terrore a bordo, mentre le fiamme altissime continuavano a propagarsi sul traghetto. Pronto l’intervento dei soccorritori. La guardia costiera greca, competente per i soccorsi, si è subito messa in contatto con il Comando generale delle capitanerie di porto a Roma, per coordinare l’intervento: i guardacoste italiani hanno messo a disposizione mezzi navali e aerei, che però non sono stati necessari. Sul posto è intervenuta, oltre alle motovedette greche, anche una unità della Guardia di finanza che si trovava a poca distanza dal luogo dell’incendio. Intervento che ha portato al ringraziamento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha voluto congratularsi con il comandante generale della Guardia di finanza, il generale Giuseppe Zafarana. Non ci sarebbero italiani tra i dispersi.
Le persone soccorse, in gran parte camionisti greci e bulgari, riportati sull’isola greca hanno raccontato ai soccorritori le ore di angoscia trascorse a bordo. Quando le sirene hanno dato l’allarme, dormivano già tutti. Le urla dei passeggeri, tra cui c’erano anche dei bambini, hanno svegliato chi si trovava nelle cabine quando il fumo era ben visibile e le fiamme altissime. Qualcuno ha udito lo scoppio degli pneumatici dei tir merci provenire dalla pancia della Euroferry Olympia. Stando alle prime ricostruzioni, il rogo è partito proprio da una delle stive. I membri dell’equipaggio hanno messo subito in atto le procedure antincendio, senza però riuscire a domare le fiamme. Il comandante, all’alba, ha quindi disposto l’abbandono della nave. Mentre i passeggeri venivano fatti salire sulle scialuppe, è intervenuto il pattugliatore Monte Sperone della Guardia di finanza, e ha imbarcato e portato a Corfù 243 persone.
