Ammonta a oltre 500 milioni di euro il danno per l’export dell’agroalimentare pugliese verso i Paesi africani e orientali causato dalle tensioni sul mar Rosso dove i ribelli Houthi stanno attaccando le navi mercantili in transito.
Le difficoltà per la navigazione mettono a «rischio le esportazioni di prodotti agricoli e agroalimentari pugliesi» che si muovono via mare, denuncia Coldiretti Puglia sulla base dei dati di Coeweb.
Le difficoltà, evidenzia Coldiretti, sono causate dal necessario «cambiamento delle rotte, dall’aumento dei costi e dal ritardo nelle spedizioni».
La situazione «mette particolarmente a rischio le consegne dei prodotti deperibili come la frutta e la verdura con la perdita di fette importanti di mercato che sarebbero poi difficili da recuperare», prosegue Coldiretti.
«L’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente – spiega – con le navi mercantili costrette a evitare il canale di Suez a causa dei ripetuti attacchi terroristici, sta portando ad aumenti vertiginosi del costo dei trasporti marittimi che arrivano fino a raddoppiare, ma aumentano di circa due settimane anche i tempi di percorrenza».