Teatro Petruzzelli, l’sos del sovrintendente Biscardi allo Stato: «La qualità ha bisogno di più finanziamenti»

«Siamo molto ambiziosi, ma sarebbe bello avere qualche risorsa economica in più per poter portare in scena nuove produzioni». L’appello alle istituzioni è stato lanciato dal sovrintendente della fondazione Petruzzelli, Massimo Biscardi, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore stabile dell’orchestra del teatro barese, Stefano Montanari. «A volte – ha ricordato Biscardi – non abbiamo sufficienti risorse neanche per qualche replica in più, in modo da accontentare il nostro pubblico. Ci sono teatri con le sale vuote in Italia che hanno risorse per organizzare moltissime repliche, e nessuno sa perché». Il sovrintendente ha messo in evidenza una situazione generale di difficoltà per tutte le fondazioni liriche, rispetto alla quale sarebbe fondamentale l’intervento dello Stato.

Più fondi, dunque, per permettere al teatro di proseguire il suo impegno a favore della cittadinanza con particolare attenzione alla qualità dell’offerta culturale. Contesto nel quale si inserisce la nomina annunciata ieri di Stefano Montanari come nuovo direttore stabile dell’orchestra del teatro Petruzzelli. L’esperienza in Puglia del maestro comincerà ufficialmente a gennaio del prossimo anno, dopo aver diretto l’apertura della stagione 2023 con il Barbiere di Siviglia e, il 3 febbraio 2023, la Nona sinfonia di Mahler, e proseguirà per tre anni. Diplomato in violino e pianoforte, romagnolo ma da anni residente a Bergamo, Montanari viene definito dal sovrintendente un “uomo di ricerca”. «Abbiamo un direttore vero – spiega Biscardi – che ci contagerà con il suo entusiasmo. La scelta è stata condivisa con i professori dell’orchestra. Si tratta di un bel colpo per il Petruzzelli. La sua musica parte dal barocco, noi ci stiamo specializzando in quella contemporanea, che interessa anche lui». Una sfida condivisa anche dallo stesso Montanari pronto a fare «cose belle e difficili, che possano stimolare sia noi sia il pubblico. Magari attraverso sinfonie di autori particolari ma poco conosciuti. Ci sarà un repertorio tradizionale, e uno meno tradizionale».

L’appuntamento per l’inaugurazione della stagione 2024 sarà con il Fidelio di Beethoven, come annunciato a margine della presentazione del suo incarico Stefano Montanari. Quanto all’inaugurazione della stagione concertistica 2024 del teatro, sarà portata in scena la Terza sinfonia di Beethoven.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version