Taranto riabbraccia la nave Amerigo Vespucci dopo 2 anni

L’Amerigo Vespucci ha attraccato alla banchina del Castello Aragonese di Taranto.

La nave scuola della Marina Militare, con a bordo allievi della prima classe dell’Accademia navale di Livorno, torna a taranto dopo due anni.

Durante i due giorni di sosta, i 143 cadetti del corso Aghenor, nato come da tradizione in navigazione, sbarcheranno per continuare le attività della campagna di istruzione partecipando al modulo di “Arte del Comando” organizzato a Brindisi dalla Brigata Marina San Marco.

Una folla festante ha accolto al suo arrivo nel canale navigabile del veliero, che diventa una formidabile attrazione turistica da fotografare e postare sui social network. La nave sarà aperta per le visite a bordo oggi dalle 17 all’1 e domani dalle 14 alle 20. Poi il veliero si dirigerà a Reggio Calabria.

«In questa città – ha dichiarato il capitano di vascello Massimiliano Siragusa, comandante dell’Amerigo Vespucci – ho vissuto diversi anni della mia vita. Qui è nata mia figlia più piccola e qui ho assunto il comando in una brevissima toccata e fuga nella stazione navale mar Grande. Siamo contenti di tornare al Castello Aragonese, dove mancavamo da due anni, e siamo pronti ad accogliere l’abbraccio dei tarantini, sempre affezionati alla Marina militare e in particolare a questa nave. È stata una campagna d’istruzione intensa con tappe a Casablanca, Lisbona e Cadice e tre nel Mediterraneo, La Valletta, Tunisi e Algeri. Un grande arricchimento personale oltre che professionale per l’equipaggio e per gli allievi a cui è dedicata questa fase estiva di nave Vespucci. Sono 143 gli allievi, di cui 13 provenienti da sei paesi diversi».

I dettagli sono stati illustrati in una conferenza stampa a cui hanno partecipato il comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, e il comandante delle Scuole, ammiraglio di squadra Antonio Natale. Per l’occasione è stata allestita nella Galleria Meridionale del Castello Aragonese una mostra fotografica realizzata dal professor Walter Pescara, dal titolo “I fari delle meraviglie”.

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