Taranto, l’arcivescovo Santoro durante la processione dei Misteri: «Ancora troppi disoccupati e lavoratori in cig»

«Purtroppo ci sono ancora tanti disoccupati e tanti lavoratori in cassa integrazione. Ci sono tanti giovani costretti a emigrare per vedere un futuro degno». Sono le parole pronunciate dall’arcivescovo di Taranto, Filippo Santoro, nel suo intervento dalla loggia della chiesa del Carmine, nel centro della città, davanti alla processione dei Misteri che si svolge per tutta la notte e sino alle 9 di domattina tra migliaia di persone.

«Non nascondo che mi sarebbe piaciuto vedere risolte le emergenze più gravi, a partire da quella ambientale, il tempo nuovo indicato da papa Francesco nella “Laudati sii”», ha aggiunto Santoro. «Quali passi abbiamo fatto? Cosa è maturato in questa terra lungo questi anni?», ha proseguito affermando che «la strada maestra è quella dell’ecologia integrale, quella in cui lo sviluppo è tale solo se contempla la cura dell’ambiente, la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini; sono queste le dimensioni dentro le quali dobbiamo muovere i nostri passi rinnovati».

Santoro ha sottolineato che ha «visto però anche germogliare il bene di una solidarietà sconfinata verso tante persone ferite dal bisogno». Poi l’invito «a continuare a vivere la solidarietà. Mi auguro che cambino i cuori nel nome di Cristo e questo cambierà Taranto. Non c’è Stato, non c’è istituzione che possa aprire strade nuove se dal primo all’ultimo, a partire da chi ha responsabilità economica e politica, non lasciamo che il nuovo umanesimo di Cristo, che conferisce a tutti pari dignità e rispetto, parli alla singola coscienza. Di questo ho fiducia», ha concluso l’arcivescovo.

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