Lavoro, ambiente, salute. Queste le parole dell’arcivescovo di Taranto Filippo Santoro, che ha appena parlato dalla loggia della chiesa del Carmine durante la processione del santo patrono ionico Cataldo.
L’itinerario, che ha subito qualche modifica a causa del maltempo, ha visto comunque una grande partecipazione di fedeli.
«Anche San Cataldo è arrivato qui in piena tempesta – ha dichiarato l’arcivescovo parlando del maltempo – San Cataldo è un uomo di comunione, anche nella difficile stagione che oggi viviamo».
«Dobbiamo tornare a rendere la nostra terra un ponte del Mediterraneo – ha proseguito il vescovo – dobbiamo continuare a lavorare per la pace e il diritto alla salute. C’è voglia di essere partecipi del cambiamento – ha quindi aggiunto Santoro parlando della città – ma deve rimanere prioritaria la ricostruzione del tessuto sociale. Saniamo la piaga della dispersione scolastica, della droga e della disoccupazione – ha auspicato l’arcivescovo, concludendo – dobbiamo preparare una casa comune per il futuro dei nostri figli».