Taranto, ecco il nuovo stadio. Melucci: «È simbolo di riscatto» – VIDEO

«Quello che presentiamo oggi non è uno solo uno stadio nuovo, un contenitore attraente che ci consentirà determinate iniziative in ambito sportivo, è il cambiamento di un intero quartiere, è uno di quei driver che serve per dare una prospettiva differente a un’intera comunità». Lo ha dichiarato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, intervenendo alla conferenza “II Project financing nello sport”, curata dal Comitato organizzatore dei XX Giochi del Mediterraneo-Taranto 2026, che si è svolto nel Circolo Ufficiali della Marina militare alla presenza del presidente del Coni Giovanni Malagò e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

Durante l’incontro è stato presentato il progetto di riqualificazione dello stadio Iacovone. Il Gruppo Gabetti ed Esperia Investor si occupano del progetto finanziario per un valore di circa 35 milioni di euro.

Presenti Roberto Busso, amministratore delegato di Gabetti Property Solutions, e Antonio Ferrara, amministratore delegato di Esperia Investor. Il concept progettuale è “all’inglese”, sviluppato su una superficie di quasi 44mila mq: non si tratterà di un semplice stadio, ma di un impianto multifunzionale nato per ospitare ogni categoria di evento sportivo nazionale e internazionale o evento di altra natura. Nelle aree incluse nel progetto potranno rientrare negozi, musei, ristoranti, alberghi, cinema, parcheggi, media center e palestre. Proprio ieri è stato presentato ufficialmente il project financing.

«Ci stiamo mettendo tutti – ha affermato il primo cittadino – tanto duro lavoro e stiamo facendo in modo che tutta la teoria di questi anni, quel piano di transizione locale che è Ecosistema Taranto, che ci ha consentito di acquisire fondi su vari tavoli istituzionali per quasi un miliardo e mezzo di euro nei prossimi dieci anni, sia una leva di vero cambiamento».

Melucci ha aggiunto che «c’è una difficoltà da colmare: la leva pubblica può generare investimenti, può attrarre investimenti, può semplificare le cordate, può dare operatività a un masterplan, ma non è sufficiente. Dobbiamo, in questo territorio in particolar modo, imparare che l’ultimo miglio lo devono fare i privati, lo devono fare le imprese. Questo progetto dello stadio rappresenta la voglia di Taranto di rialzarsi, di correre incontro al suo futuro e – ha concluso Melucci – di dire a tutti quanti: non siamo la città dell’Ilva soltanto, ce la possiamo fare».

Taranto, ecco il nuovo stadio. Melucci: «È simbolo di riscatto»

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