«Operando d’intesa con l’amministrazione comunale di Taranto del Sindaco Rinaldo Melucci e col Governo, ci stiamo occupando della messa in sicurezza e riconversione del sito che ospiterà il cantiere, nell’area di Taranto, nell’ex Yard Belleli». Lo afferma Cosimo Borraccino, consigliere del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, per l’attuazione del Piano per Taranto, a proposito dell’insediamento della Ferretti Group nell’area.
«Abbiamo da qualche giorno il parere favorevole del Consiglio superiore dei Lavori pubblici per questo progetto industriale», ricorda Borraccino. «La Regione Puglia – sottolinea – ha espresso voto favorevole alle osservazioni e raccomandazioni che il Csllpp ha ritenuto di suggerire e introdurre con il suo parere positivo, richiesto su istanza dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio in quanto si tratta di un intervento che ha importanti ricadute ambientali e paesaggistiche. Il progetto di messa in sicurezza e reindustrializzazione dell’area ex Yard Belleli – spiega Borraccino – ha un valore complessivo di 201 milioni di euro, di cui 137,5 milioni di finanziamento pubblico per il completamento della bonifica e le opere di infrastrutturazione e 63,6 milioni di investimento privato per l’attrezzaggio e la messa in esercizio di uno stabilimento produttivo per la costruzione di modelli e stampi per la produzione di scafi, coperte e sovrastrutture da parte della Ferretti SpA, soggetto privato coinvolto nel progetto insieme a Regione, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Autorità di sistema portuale del Mar Ionio».
L’Accordo di programma prevede tempi strettissimi per le fasi di affidamento: 90 giorni dalla validazione del progetto e l’esecuzione dei lavori della durata di 18 mesi. «Questo progetto – dice ancora Borraccino – è importante perché ci aiuta ad uscire dall’idea che Taranto è solo la città industriale dell’acciaio, adesso invece la nostra città si apre verso un settore di produzione che vogliamo rivitalizzare, cioè quello della cantieristica navale. Inoltre è un intervento che vede insieme pubblico e privato collaborare per la bonifica e messa in sicurezza permanente del sito e la realizzazione del nuovo insediamento per la produzione di componenti semilavorati per barche di lusso. Quindi, questo progetto potrebbe fungere da apripista per altri investimenti simili, per portare a una consistente riqualificazione dell’area industriale di Taranto sia in termini ambientali che occupazionali, infatti inizialmente sono previste 200 assunzioni dirette dell’azienda oltre all’indotto».