Taranto 2026, i Giochi del Mediterraneo slittano di due mesi: il via il 22 agosto

«Già lunedì chiederò al governo l’approvazione dei decreti attuativi progetto per progetto, in modo da poter partire con le gare che saranno bandite dai comuni, con i quali sottoscriveremo un protocollo d’intesa». È particolarmente soddisfatto il presidente del Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo di Taranto, Massimo Ferrarese, al termine del secondo incontro tenutosi ieri a Tirana con i vertici del Comitato internazionale e la Commissione di coordinamento dei Giochi. Un passaggio cruciale sul cui tavolo l’Italia ha portato i 275 milioni stanziati dal governo, la nuova governance del Comitato e il masterplan già presentato lo scorso 20 novembre che prevede, tra le altre cose, l’utilizzo della piscina scoperta.

Il risultato più significativo portato a casa è sicuramente il rinvio di due mesi dell’evento, ufficialmente per non entrare in “conflitto” con i mondiali di calcio che si terranno sempre durante l’estate del 2026.

«Inutile negare che per noi sia oro colato», afferma Ferrarese a margine dell’evento di ieri al quale ha preso parte anche il presidente albanese Edi Rama.

«Inizieranno il 22 agosto e termineranno il 4 settembre. Negli scorsi due giorni sono stati affrontati tutti i problemi e il comitato internazionale ha apprezzato il cambio di passo messo in campo dal governo italiano». È arrivato anche il benestare nei confronti della piscina scoperta per le gare di nuoto e pallanuoto. «È stato richiesto un passaggio con la federazione internazionale di nuoto», rivela Ferrarese.

«Già in altre situazioni però le competizioni si sono svolte in strutture scoperte. Agli europei ma anche ai Giochi del Mediterraneo del 2018 a Terragona, in Catalogna». Il prossimo step adesso sarà la firma del protocollo d’intesa con i comuni. «Saranno loro gli enti attuatori, a parte alcune gare che saranno gestite dalla piattaforma Sport e Salute», spiega Ferrarese, «ma noi vigileremo affinché tutto si svolga nei tempi più rapidi possibili. Firmeremo anche un protocollo con l’Anac, a cui spiegheremo passo passo tutti i passaggi che metteremo in campo per velocizzare le opere». Il passo successivo, previsto sempre per la prossima settimana, sarà l’approvazione dei decreti attuativi da parte del governo. A quel punto si potrà dare il via alle gare e, a seguire, ai lavori. Una corsa contro il tempo per arrivare pronti al 2026 che, dopo gli incontri degli ultimi giorni in Albania, beneficerà di due mesi in più. Ora, però, non si può più sbagliare un passo affinché l’evento internazionale possa possa diventare un simbolo dell’efficienza e della capacità organizzativa italiana.

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