«La relazione che ha stilato il presidente Scafuri è un modello di una giustizia che non è astratta, non è sopra ai cittadini ma è insieme ai cittadini». Lo ha detto il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar della Puglia che si è tenuta questa mattina.
Sisto ha precisato che «siamo abituati a vedere il Tar come un luogo lontano dalle esigenze della quotidianità, riservato a un quadrante minore, invece l’impostazione di questa cerimonia dice il contrario ed esalta una giustizia che finalmente recupera l’idea di un sistema credibile».
Sono oltre 1.770 ricorsi presentati al Tar della Puglia nel 2022, 1.848 le sentenze emesse dal tribunale amministrativo, il 27,1% delle quali ha riguardato domande presentate nel corso dello stesso anno. Questi i numeri diffusi nella relazione del presidente del Tar Puglia, Angelo Scafuri, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Bari.
I ricorsi pendenti, ha spiegato ancora Scafuri, sono 2.658, mentre i provvedimenti pubblicati nel corso dello scorso anno sono stati 2.844. Le sentenze di accoglimento sono state 505 (il 33% del totale), 254 per i ricorsi ordinari e 251 per quelli con rito camerale.
Quanto ai rigetti, sono stati complessivamente 448 (il 29,3% delle sentenze), mentre 512 sono state le decisioni in rito.
Gli appelli, che hanno rappresentato circa il 24% del totale, hanno visto il Consiglio di Stato «in sostanziale coerenza e condivisione dei convincimenti di questo Tar», si evidenzia nella relazione. Quanto alla durata dei processi, in quelli con rito ordinario, il tempo medio di pubblicazione della sentenza oscilla fra 12 e 18 mesi dal deposito del ricorso. Nei casi che si avvalgono delle cosiddette corsie preferenziali è invece sufficiente qualche mese.
