«Il raddoppio della capacità di trasporto con impatto zero sul territorio». A tornare sui progetti che porteranno il Tap a trasportare fino a 20 miliardi di metri cubi di gas all’anno è l’amministratore delegato Luca Schieppati. Per raggiungere questo obiettivo, sostenuto anche dal governo, non ci sarà infatti bisogno di intervenire sull’infrastruttura che entra nel territorio italiano da Melendugno, in provincia di Lecce.
La rassicurazione dell’ad di Tap arriva in occasione dell’undicesima edizione di Top Utility di Althesys in corso a Milano. «In questi due anni abbiamo trasportato in Europa 21,5 miliardi di metri cubi di gas, 18 miliardi in Italia – afferma -. Volumi importanti: in Italia rappresentiamo il 15% dei volumi della domanda e abbiamo dato un contributo importante nel garantire sicurezza degli approvvigionamenti. Abbiamo intrapreso un percorso di espansione: abbiamo già avuto una prima richiesta vincolante di ulteriori 1,2 miliardi di metri cubi di gas da mettere in esercizio da qui a fine 2025», ha sottolineato il top manager.
L’attenzione è rivolta a luglio e novembre quando «il mercato potrà richiedere ulteriore capacità – ha spiegato Schieppati, che conferma la possibilità – di portare da qui al 2027 il gasdotto a 20 miliardi di metri cubi di capacità. Oltre il raddoppio». Per raggiungere questi volumi, ha sottolineato l’ad, «non parliamo dell’installazione di nuove tubazioni. La tubazione esistente è dimensionata correttamente fino a oltre 20 miliardi di metri cubi di gas. Si tratta di installare nuova potenza di compressione: realizzare due nuove centrali di compressione in Grecia e Albania, due motori che spingono il gas, e potenziare le centrali esistenti. In Italia – ha concluso – dobbiamo installare nell’impianto esistente nuove linee di misura e regolazione, per avere una dimensione dell’impianto che possa prendere più volume di gas».