Svolta sul Parco della giustizia: dal Consiglio di Bari via libera all’istruttoria

È stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale la relazione istruttoria di 40 pagine sulla variante urbanistica delle strutture e degli spazi del futuro Parco della Giustizia, a Carrassi. Il voto, di fatto, concede al sindaco, o a chi per lui, un “mandato politico”, con cui presentarsi alla conferenza dei servizi convocata dal commissario straordinario per il prossimo 30 maggio.

Il mandato politico (linee d’indirizzo, come Decaro le ha chiamate), ottenuto dal Consiglio comunale, consente al sindaco, o chi per lui, di esprimere parere positivo, nel tavolo di lavoro previsto il mese prossimo, per allineare la destinazione d’uso delle infrastrutture alla destinazione urbanistica utile ad accogliere gli uffici di giustizia. La soluzione proposta individua, per le aree attualmente considerate sedi del compendio militare, due differenti funzioni. La prima, relativa al blocco di edifici a sud di via Alberotanza, corrispondente all’insediamento del polo giudiziario vero e proprio, conferisce a queste strutture, la qualificazione riconducibile a “Aree destinate alla espansione e allo sviluppo dei servizi a carattere regionale o urbano”. La seconda delle due soluzioni urbanistiche individuate, questa volta relativa alle aree a nord e in corrispondenza di via Alberotanza, comporta la qualificazione riconducibile a quella delle “Aree a verde pubblico di tipo B” (verde di quartiere).

Non è passato inosservato, soprattutto agli attivisti del comitato “Onda Verde-Facciamo Rete”, il comportamento “controcorrente” assunto dal primo cittadino rispetto a tanti altri progetti, anche più “impattanti” sulla città. «Come mai, questa volta, il sindaco ha deciso di farsi autorizzare dal consiglio comunale per andare in conferenza dei servizi?», si è domandato il capogruppo di Fratelli d’Italia, Antonio Ciaula. L’autorizzazione del Consiglio, infatti, non è necessaria alla variante urbanistica, dato che il commissario straordinario ha il potere di farlo in autonomia. Una domanda alla quale il primo cittadino non ha risposto, come non ha risposto alle problematiche sollevate dalla consigliera del M5S Alessandra Simone relative al verde pubblico, ai parcheggi e a al traffico congestionato.

L’appuntamento, ora, è per il 31 maggio, quando si concluderà la conferenza dei servizi dove il sindaco potrà recarsi ora forte dell’ok del Consiglio. Il cronoprogramma prevede la realizzazione della prima parte, il Tribunale Penale e il parco verde, finanziato con il Pnrr, entro il 2026. Subito dopo, saranno realizzati il Tribunale civile, quindi la Corte d’Appello e il Tribunale dei Minori.

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