Con il Superbonus 100% in Puglia sono stati ammessi a detrazione 26mila interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico in chiave antisismica degli edifici, per un importo di 5,2 miliardi di euro.
È quanto emerge da uno studio dell’osservatorio dell’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) Puglia in merito ai dati relativi al 2023.
In Puglia è stato ultimato il 90,9% dei lavori, contro la media nazionale dell’88,7%, ma si rischiano contenziosi e blocco dei cantieri sui 480 milioni relativi a lavori non conclusi, spiega l’Ance.
«La misura è stata un formidabile volano per il settore e per l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pugliese, spesso vetusto ed energivoro», dichiara il presidente di Ance Puglia, Gerardo Biancofiore. «La chiusura traumatica della misura – sostiene – ingenererà, purtroppo, contenziosi e problemi economici per tantissime di famiglie e imprese nella nostra regione, che avevano confidato sulla certezza della norma; seppur varata con una serie di carenze a livello di controlli, sin da subito segnalate da Ance, la misura col tempo ha dimostrato in piena la sua efficacia».
In Puglia gli interventi di Superbonus energetico rispetto al totale degli edifici residenziali per i quali la riqualificazione energetica poteva considerarsi fattibile e conveniente è pari al 3,7%.
Rilevante anche il numero di interventi in Puglia per mille abitanti, pari a 6,7, contro la media italiana di 7,8. Importante anche l’impulso dato dal Superbonus al Pil regionale e sulla crescita del settore che, in Puglia, ha visto nascere nel biennio 2020/2021 2.182 imprese edili portando a 30.330 il totale delle stesse a fine 2021.