Gli assessori regionali alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia, e all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, hanno partecipato questa mattina a un sopralluogo con Anas e Comune di Martina Franca sul cantiere della Ss 172 “dei Trulli” per fare il punto sull’andamento dei lavori e definire un cronoprogramma.
Tra gli interventi previsti c’è la realizzazione di una quarta corsia, della larghezza di circa 4,5 km, e dello spartitraffico centrale sul tratto Orimini. Negli ultimi anni l’attività del cantiere è stata condizionata da diverse situazioni imprevedibili, come la pandemia da Covid e la presenza di numerose cavità antropiche, grotte di varie e notevoli dimensioni lungo le zone oggetto di sbancamento, che hanno reso necessario l’intervento del gruppo Speleologico martinese, al fine di coordinare e valutare congiuntamente le possibili risoluzioni, ora risolte con un’idonea soluzione progettuale tesa a salvaguardare le cavità rinvenute.
È stato un «sopralluogo importante ma che mette in evidenza ancora un ritardo – ha dichiarato l’assessore Pentassuglia – per la perizia di variante, che non è stata ufficializzata e sulla quale l’azienda non può operare con il numero di lavoratori che servono per portare a compimento i lavori. Giornata significativa per fare il punto sulla situazione delle rotatorie e dell’intera tratta che vedrà, così come ci avevano preannunciato, il 2023 come anno di completamento dell’opera. Continueremo ad attenzionare i lavori e tutto l’iter procedimentale per consentire di consegnare l’opera alla comunità jonica, poiché questa è una strada molto importante in quanto è l’unico collegamento tra Jonio e Adriatico».
«L’attenzione della Regione – ha spiegato Maurodinoia – non mancherà e la sezione Infrastrutture chiederà continui aggiornamenti sullo stato dell’opera. La realizzazione di questa infrastruttura è una priorità, perché tanto attesa dai cittadini. Ma è anche vero che si sono verificate tante situazioni imprevedibili, come la pandemia, l’aumento dei prezzi delle materie prime e, più importante ancora, la presenza di cavità antropiche che hanno richiesto l’intervento di speleologi e della Soprintendenza».
Il progetto finanziato dalla Regione Puglia con 36 milioni di euro rinvenienti da delibera Cipe 62/2011, oltre alla realizzazione della quarta corsia, prevede l’adeguamento delle opere idrauliche, la realizzazione di nuovi tombini, il ripristino e la ricostruzione dei muretti a secco esistenti, la realizzazione di muri di sostegno in corrispondenza delle rotatorie, il montaggio di barriere fonoassorbenti in punti sensibili e lavori complementari. La prima parte dei lavori ad oggi ultimati ha riguardato, tra le altre cose, il taglio del bosco limitrofo con spostamento degli alberi di ulivo interessati, la bonifica da ordigni bellici, la raccolta dei rifiuti speciali e pericolosi rinvenuti, il risanamento di pavimentazioni e marciapiedi, la realizzazione della rete idraulica necessaria per la permeabilità negative dei terreni. Tempi previsti per l’ultimazione dei lavori ottobre 2023.