Strada statale 16, via libera all’ampliamento: arriva la svolta per il progetto dell’Anas

La Regione Puglia ha dato parere favorevole di compatibilità ambientale al progetto di ampliamento della statale 16 nel tratto da Mungivacca e Mola di Bari.

Il via libera nell’ambito del procedimento ministeriale di valutazione di impatto ambientale è arrivato l’altro giorno dalla Giunta regionale dopo che in precedenza l’Ufficio Paesaggio aveva bocciato il progetto predisposto da Anas. Adesso l’ultima parola spetterà al Ministero delle Infrastrutture.

Tuttavia la soluzione ratificata vede nettamente contrari i Comuni interessati di Mola di Bari, Triggiano e Noicattaro che caldeggiano l’allargamento del tracciato esistente. Nella delibera si fa riferimento anche al precedente parere negativo dato dalla sezione Paesaggio spiegato così.

«Le criticità espresse – si legge nella nota – afferiscono agli aspetti paesaggistici di competenza e non anche ai profili ambientali complessivi e la coerenza del progetto con lo strumento di pianificazione settoriale vigente. Non a caso il parere favorevole della competente Sezione Infrastrutture per la Mobilità- sottolineano – costituisce un itinerario obbligato per i collegamenti tra la viabilità autostradale e le province di Brindisi e Lecce. Tale tratto è utilizzato prevalentemente da traffico che interessa l’area metropolitana nei pressi del Comune di Bari (le analisi mostravano che il traffico di attraversamento era pari a quasi il 10%). È evidente che tale utilizzo unito alle sue caratteristiche geometrico funzionali inadeguate su tutto il tratto che va dallo svincolo di San Giorgio a Mola, determinano ricorrenti fenomeni di congestione e incidentalità, acuiti durante la stagione estiva per gli spostamenti giornalieri verso le principali mete turistiche a sud della città di Bari. Per tale motivo l’intervento è da ritenersi prioritario scegliendo la variante tra Bari e Mola con sezione di tipo B (e il relativo declassamento del tratto esistente della ss16 tra Mola e via Caldarola)».

Un’opzione che, come emerso durante il confronto delle tre ipotesi di intervento iniziale, eviterà i costosi espropri per l’allargamento in sede del tracciato esistente.

L’ok regionale, salvo iniziative contrarie clamorose o ricorsi giudiziari, punta a velocizzare l’iter burocratico per definire la progettazione esecutiva, l’unica parte dell’opera che risulta finanziata. Dopodiché la Regione Puglia dovrà batter cassa al Ministero delle Infrastrutture per ottenere i 250 milioni di euro stimati per realizzare i circa 20 chilometri di strada. I finanziamenti potrebbero anche arrivare dai fondi di sviluppo e coesione o da altri canali europei dedicati. In concreto l’opera, secondo i piani, dovrebbe alleggerire il traffico in uno dei tratti nevralgici della statale 16 rendendo al contempo più sicura quella che è stata ribattezzata la “strada della morte”, teatro di centinaia di incidenti e di morti ogni anno relegandola, purtroppo, in cima alle classifiche nazionali per le tragedie della strada. Tempi stimati per il completamento del cantiere: circa cinque anni.

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