Si sono particolarmente distinti nel proprio lavoro per singolari meriti di “perizia, laboriosità, condotta morale e requisiti di anzianità”.
Per questo ieri nel teatro Petruzzelli, quarantasette cittadini pugliesi hanno ricevuto le “Stelle al Merito del Lavoro”, conferite dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il prefetto di Bari, Francesco Russo, ha consegnato le onorificenze alla presenza degli altri prefetti delle province pugliesi, dell’assessora allo Sviluppo Economico del Comune di Bari, Carla Palone, dei Sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti, del Direttore Ispettorato Area Metropolitana di Bari e Bat e del Console Regionale e Consoli.
I cittadini che lavorano nel capoluogo o nel territorio della sua provincia ad aver ricevuto la Stella al merito del lavoro sono invece 16: Claudio Lorenzo Nicola Bartoli, Elena Battista, Cataldo Campione, Maria Angela Carella, Walter Contento, Ruggiero D’Aluisio, Vitantonio Ferrigni, Felice Fortunato, Vincenzo Iannone, Gaetano Logrieco, Ezio Mangialardo, Ignazio Marzulli, Luigi Masciale, Antonella Massa, Francesco Saulle, Riccardo Tritto.
La Stella al merito del lavoro viene assegnata a cittadini italiani che abbiano prestato attività lavorativa ininterrottamente per un periodo minimo di venticinque anni alle dipendenze della stessa azienda o di trent’anni alle dipendenze di aziende diverse; lavoratori italiani all’estero, senza l’osservanza dei predetti limiti di anzianità.
L’accertamento dei titoli di benemerenza è svolto da una Commissione nominata e presieduta dal Ministro del Lavoro e composta dal Presidente della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro d’Italia, dal Presidente dell’Associazione Nazionale Lavoratori Anziani d’Azienda, da cinque funzionari designati dalla Presidenza del Consiglio e dai Dicasteri degli Esteri, Agricoltura, Industria, Lavoro, da sei membri designati dalle organizzazioni sindacali di categoria, da quattro membri in rappresentanza dei datori di lavoro. La sua finalità è quella, dunque di premiare singoli meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale dei lavoratori dipendenti da imprese pubbliche o private.