La sportività continua a non essere tra gli aspetti più performanti del Mezzogiorno. A dimostrarlo, l’indagine sull’indice di sportività della province italiane che vede prevalere le città del Nord. Due esempi su tutti? Ad aprire la classifica è Trento, mentre Bari si piazza soltanto al 62esimo posto.
A condurre l’indagine è stato il Sole24Ore. Diversi gli indicatori presi in esame, tra cui la pratica sportiva, i risultati di squadre e singoli atleti e atlete, l’investimento in infrastrutture, l’offerta in tema di turismo sportivo e alcuni aspetti sociali come quelli legati allo sport femminile, allo sport paralimpico e a quello dei bambini. Quest’anno, inoltre, sono stati presi in esame anche gli investimenti in progetti sportivi, comprendendo anche quelli finanziati con i fondi del Pnrr.
L’indagine mette in luce l’ennesima spaccatura tra Nord e Sud. Le prime tre città classificate, infatti, appartengono tutte al Settentrione: in ordine, Trento, Trieste e Cremona. Tra le prime dieci classificate, Firenze arriva quarta con un forte recupero, dopo essersi piazzata al 12esimo posto e migliora anche Milano, che passa dal settimo al quinto posto. La classifica vede seguire, subito dopo, Vicenza, al sesto posto, Bologna, al settimo, e Bergamo che si inserisce tra le due. Chiudono la top-10 Lecco, al nono posto, e Bolzano, al decimo. La prima città appartenente alle isole, generalmente considerate con il Mezzogiorno in questo genere di analisi, si trova soltanto all’undicesimo posto, Cagliari. Ma quanto bisogna scorrere per trovarne un’altra? Almeno fino al 48esimo posto, quando si ritrova una città del Centro-Sud, Teramo, e poi, al 52esimo, un’altra città sarda, Sassari. Fanno peggio le altre province meridionali. Napoli si piazza infatti al 55esimo posto e, dopo il capoluogo partenopeo, troviamo quello pugliese, al 62esimo. Messina, invece, primeggia in Sicilia, piazzandosi al 72esimo posto.
