Sport, amicizia e divertimento: la ricetta delle “Quasaniadi”

Un’estate all’aria aperta all’insegna di sport, amicizia e sano divertimento. I genitori torittesi si sono inventati le “Quasaniadi”, vere e proprie olimpiadi di discipline miste, giochi di una volta, sport, attività, tutte rigorosamente all’aria aperta, che un nutrito gruppo di genitori, su iniziativa spontanea, hanno allestito nella zona verde di Quasano. Da qui il nome “Quasaniadi” che, iniziate con un piccolo gruppo di ragazzi, circa sette dai sei agli 11 anni, si è ingrandito col passaparola. Alla fine, tra piccoli atleti e genitori, in totale i partecipanti alle competizioni fai da te sono stati circa una sessantina.

«Si è trattato di un’iniziativa spontanea – fa sapere Pasquale uno degli ideatori – nata quasi per scherzo, a cura di alcuni genitori che si sono attivati ad organizzare momenti di giochi e gare per animare i pomeriggi dei ragazzi e giocare con i propri figli. Il passaparola è avvenuto proprio grazie a loro che,invitando amici e coetanei, hanno coinvolto sempre più genitori. Abbiamo creato 21 sessioni di gioco e una premiazione finale autofinanziata, uno scherzo uscito benissimo che, se si rifarà, sarà nel modo in cui è nato, spontaneamente».

Iniziate a luglio, le gare sono durate fino a fine agosto e culminate con la premiazione. Ma a vincere è stato lo sport e la voglia di stare insieme.

Un ringraziamento per questa bellissima iniziativa è giunto dall’amministrazione del sindaco Pasquale Regina, in particolare dall’assessorato alla Cultura e alle politiche sociali.

«Quando si è mossi da spirito di iniziativa e voglia di mettersi in gioco, si riesce ad organizzare momenti di aggregazione e di gioco – si legge nella pagina ufficiale del Comune – Alcuni genitori di buona volontà, intendendo offrire ai propri figli opportunità di sano e gioioso divertimento, hanno cominciato quasi per caso a proporre incontri di animazione. Testimonianza, questa, che in una realtà come Toritto, la voglia di collaborare e operare produce frutti buoni e costruisce lo spirito di comunità e di partecipazione che è un bene per tutti. A questi genitori va il plauso dell’Amministrazione».

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