Spese per consulenze: la Puglia è seconda. Solo la Calabria è riuscita a spendere di più

La Puglia è seconda tra le regioni italiane per la spesa in incarichi e consulenze, con una costo sostenuto nel 2021 superiore a 1,3 milioni di euro. Condivide il secondo gradino del podio con la Toscana mentre, a guidare la classifica, è la Calabria che, in valore assoluto, detiene il record della spesa per gli incarichi libero-professionali di studi, ricerca e consulenza nel 2021. È quanto si evince dallo studio realizzato per l’Adnkronos dalla fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica italiana, nell’ambito del progetto “Pitagora”, che prende in esame i costi sostenuti nel 2021 da Regioni e capoluoghi di Provincia. I ricercatori hanno analizzato tutti i dati finanziari ufficiali dell’ente pubblico in questione anche attraverso algoritmi di ricerca scientifica che aiutano ad individuare potenziali sprechi, ovvero spese critiche nei conti pubblici.

«Le spese dell’ente in relazione alle singole voci – spiegano dalla fondazione – vengono confrontate con il benchmark di riferimento e, a seconda dei livelli di scostamento di spesa individuati, si parla di performance positiva, scostamento lieve, scostamento considerevole, spesa fuori controllo. Il rating assegna alla migliore performance la tripla “A”, mentre alla peggiore viene attribuita la lettera “C”.

Le regioni più “virtuose” sono il Veneto e la Lombardia. Solo a loro è stata riconosciuta la tripla “A”. Rispetto a un anno fa, inoltre, sono state “promosse” da A a doppia A Umbria, Liguria, Piemonte e Lazio. Puglia e Toscana si fermano alla B. Pur spendendo meno in termini quantitativi, non è migliore la performance della Regione Basilicata. Insieme a Calabria e Molise, infatti, è l’unica a ottenere il voto più basso C, in virtù di una spesa, sempre nel 2021, di poco superiore a 825 mila euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version