Specchia, Cadorna “si arrende” a Gino Strada: la strada cambia nome

A Specchia via Luigi Cadorna diventa via Gino Strada. Una decisione presa da tutta l’amministrazione comunale che vuole fare memoria storica e inserire a Specchia un simbolo di pace, di volontariato e di altruismo qual è stato per tanti anni Gino Strada, fondatore di Emergency.

Per la sindaca Anna Laura Remigi «sulle strade bisogna inserire personaggi che siano di esempio per tutti. Quando domani un bambino chiederà chi era Gino Strada riceverà un esempio di vita. Cosa raccontare, invece, per Luigi Cadorna?». Una forte presa di posizione spiegata dalla Remigi: «Salviamo i posteri dalle falsità storiche. Intestare una strada al generale Luigi Cadorna è un atto abominevole così come abominevoli erano le decisioni del sanguinario Cadorna, responsabile dell’esecuzione diretta ed indiretta di decine di migliaia di soldati italiani stremati dalla fame, dal freddo, dalle malattie e da condizioni disumane, mandati a combattere come agnelli sacrificali, o decimati dagli stessi commilitoni costretti a sparare sugli amici».

Da oggi, quindi, al posto di Cadorna i posteri conosceranno Gino Strada, uomo di pace, medico volontario che, in zone di guerra, con i medici di Emergency ha curato bambini, donne, anziani e soldati senza guardare in faccia nessuno, sol perché erano sofferenti e tutti vittime di quell’atto brutale e disumano che è la guerra. Emergency è un’associazione indipendente e neutrale, nata nel 1994 e promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

La sindaca ha voluto ricordare, condividendo il pensiero del produttore Alessandro Verdecchi, il periodo in cui nell’antica Roma venne utilizzato il termine “decimazione”, uno strumento estremo di disciplina militare inflitto ad interi reparti negli eserciti per punire ammutinamenti o atti di codardia. «Si uccideva un soldato ogni dieci. Fu Cadorna a rimettere in piedi la regoletta delle antiche legioni romane, scagliando i suoi soldati contro le postazioni nemiche, offrendoli al tiro delle mitragliatrici. Attacchi suicidi privi di senso, con un numero dolorosamente alto di morti e nessun risultato significativo. Nessuna avanzata, nessuna conquista di territori. Si restava bloccati nelle stesse posizioni di trincea fino al prossimo attacco suicida. Ma Cadorna non ha mai avuto dubbi e non ha mai cambiato strategia».

A Specchia è stata coperta con della vernice nera la targa che fino a ieri segnava il nome Luigi Cadorna, sotto è stata posizionata quella con il nome di Gino Strada. Nei prossimi giorni saranno cambiati anche i numeri civici con il nuovo nome della strada e saranno aggiornati i documenti dei residenti coinvolti.

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