L’ex sindaco di Trani, Gigi Riserbato, è stato assolto in primo grado con formula piena dall’accusa di aver fatto parte, insieme ad altre sei persone, di una sorta di comitato politico-affaristico che avrebbe gestito e pilotato gli appalti in città.
«La verità è stata ristabilita», ha commentato, visibilmente emozionato, Riserbato dopo la pronuncia della sentenza. «Dedico questa vittoria a mio padre che non c’è più, alla mia famiglia di origine che ha sofferto con me tantissimo e alla mia famiglia, mia moglie e mia figlia, che non hanno creduto un attimo alle accuse che mi venivano mosse perché insieme abbiamo vissuto un percorso di valori e un percorso di vita onesta, semplice e corretta che oggi il tribunale di Trani mi ha riconosciuto».
Le accuse formulate a carico dei sei indagati erano di associazione per delinquere, concussione, corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. «Un processo che è durato 2.935 giorni, otto anni per primo grado che però penso restituisca alla città una certezza» cioè «che per due anni la città di Trani è stata amministrata da una brava persona, che è stata assolta da due capi di imputazione residui rispetto ai cinque iniziali contestati» aggiunge l’ex primo cittadino che all’epoca dei fatti guidava una coalizione di centrodestra.
«Avevo rinunciato alla prescrizione e sono stato assolto con formula piena a conferma che il mio operato coraggioso, era stato ispirato sempre da una condotta di estrema legalità. Io – sottolinea Riserbato – mi sono ritenuto uomo delle istituzioni da sempre, per aver assolto agli obblighi di leva quale ufficiale della guardia di finanza e per aver avuto sempre nei confronti delle istituzioni il rispetto che ho continuato ad avere anche durante gli 8 anni nei quali ho avuto un atteggiamento di assoluto silenzio, di grande rispetto per la magistratura. Non ho rilasciato una dichiarazione e oggi pomeriggio a pochi minuti dalla lettura della sentenza – conclude – sono estremamente felice e soddisfatto».